Blitz anti prostituzione: tre in manette

Una banda di albanesi chiedeva soldi alle lucciole per lavorare sul marciapiede: in manette anche una romena

Sono riusciti a troncare sul nascere la guerra che sarebbe potuta iniziare tra gruppi rivali di albanesi per il controllo della prostituzione nel nord Milano. I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, dopo che due extracomunitari avevano minacciato alcune lucciole vicino a viale Fulvio Testi pretendendo da loro parte dell'incasso della serata, hanno, infatti, portato alla luce nella zona tra Carugate, Agrate e Cassina de Pecchi un esteso e remunerativo giro di sfruttamento della prostituzione che secondo una prima ricostruzione investiva il ricavato per acquistare numerosi appartamenti. S.N. cinquantenne albanese, obbligava alcune lucciole a dargli 50 euro a sera. Una romena però la scorsa settimana, non essendosi recata al «lavoro», si è rifiutata di consegnare la somma pattuita. La donna spaventata dalle minacce dell'albanese si è rivolta allora ai suoi protettori, due fratelli albanesi che, saputo l'accaduto, volevano farla pagare al connazionale. I carabinieri che li controllavano sono allora intervenuti e hanno arrestato i tre cittadini dell'Est. A finire in manette anche una prostituta romena che aveva il compito di controllare le colleghe e un altro albanese che aveva con sé 65 grammi di cocaina e 2.500 euro in contanti.

«Il fenomeno della criminalità legato a droga e prostituzione è arrivato a livelli intollerabili - ha detto Giuseppe Pasini, candidato alle amministrative a Sesto sottolineando la necessità di rafforzare le forze dell’ordine.

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