Mario Cappelli
È stato un grande successo organizzativo il Bmw Golf Ladies Italian Open vinto dalla «proette» francese Gwladys Nocera, 31enne di Vichy. Il viso cosparso di lentiggini, lo sguardo vivace e pungente, Gwladys - nome gaelico e cognome di origine italiana - è stata cresciuta a pane e golf dal padre Didier, professionista anche se è arrivata al professionismo solo a 27 anni: «Un po tardi secondo gli standard, è vero, ma ho voluto prima provare se non mi piacesse fare piuttosto qualcosaltro», spiega nel suo inglese impeccabile ma segnato dal forte accento di casa.
Al Golf Club Parco de Medici, presieduto da Gaetano Rebecchini, nella serata conclusiva dell«open» una elegante cena di gala con sprazzi di mondanità soft grazie alla presenza di Federica Fontana, madrina della gara, che ha premiato assieme al Presidente di Bmw Italia Franco Saltalamacchia la francese vincitrice. Poi, anche alla presenza del direttore della comunicazione Bmw Italia Gianni Oliosi, il momento più sorprendente della serata: la spettacolare esibizione di Giovanni Allevi, compositore e pianista, rielaboratore della tradizione classica europea che ha aperto alle nuove tendenze pop e contemporanee. Nonostante la sua dichiarata timidezza il pianista, 37enne di Ascoli Piceno, che vanta un già nutrito curriculum si trova a suo agio sia nei teatri che di fronte alle platee dei concerti rock. Massimo dei voti in Pianoforte e in Composizione al Conservatorio Verdi di Milano, così come nella laurea con Lode in Filosofia con la tesi «Il vuoto nella Fisica contemporanea». Con la sua attività di pianista, Allevi si conferma musicista eclettico, esibendosi in prestigiose rassegne concertistiche di musica classica. Nel marzo 2005 è sul palco del tempio mondiale del Jazz: il «Blue Note» di New York, dove registra due strepitosi sold-out.
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