Bob Dylan tale e quale: "A complete unknown" è l'omaggio riuscito al Nobel nato dal folk

Arriva in sala il 23 gennaio il film sull'ascesa del grande Menestrello diventato poeta

Bob Dylan tale e quale: "A complete unknown" è l'omaggio riuscito al Nobel nato dal folk
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da Los Angeles

A guardare Timothée Chalamet interpretare Bob Dylan c'è da rimanere a bocca aperta. È lui, non solo nell'aspetto e nelle movenze ma anche nella voce. È infatti lo stesso attore di Dune a cantare le canzoni di A complete unknown, dal 23 gennaio al cinema in Italia. Questa totale immedesimazione nel menestrello d'America rappresenta il lato positivo di circostanze sfortunate. Chalamet infatti avrebbe dovuto avere pochi mesi di tempo per prepararsi ma, a causa di una pandemia e di due scioperi che hanno fermato Hollywood nell'estate del 22, ha avuto circa cinque anni durante i quali ha assoldato un maestro di canto, uno di chitarra, un coach per le inflessioni dialettali e uno per i movimenti. Persino un maestro di armonica. Il processo di apprendimento è stato tale che Chalamet ha finito, non per impersonare ma per clonarsi in Bob Dylan. Fanno impressione l'atteggiamento, la ruvidezza della voce, l'intonazione, le imperfezioni dei concerti dal vivo: «Non potevamo ricrearle in studio le canzoni - dice - perché se avessi cantato anche solo sotto una base di chitarra preregistrata poi sarebbe venuto a mancare, nella mia voce, il suono del movimento del mio braccio sullo strumento».

Il film, diretto e co-sceneggiato da James Mangold, lo stesso del biopic di Johnny Cash, Walk the Line, è riuscito così bene che lo stesso Dylan, che ha partecipato alla stesura del copione e nei titoli di coda è indicato come produttore esecutivo, ne ha tessuto le lodi sui social: «C'è un film su di me che uscirà presto...Timothée Chalamet è il protagonista. Timmy è un attore brillante e sono sicuro che sarà credibile nei miei panni. O di un me più giovane. O di un altro me. Il film è tratto da Dylan Goes Electric di Elijah Wald, un libro uscito nel 2015. È una fantastica rivisitazione degli eventi dei primi anni '60... Dopo aver visto il film, leggete il libro».

A Complete Unknown, che in attesa delle nomination agli Oscar è candidato a tre Critics Choice Award e quattro SAG (era nominato a tre Golden Globes ma non ha vinto), prende in considerazione il periodo dei primi anni Sessanta, quando, partito dalla città mineraria di Hibbing, in Minnesota, Robert Zimmerman (questo il nome all'anagrafe di Dylan sino al 1962),si trasferisce a New York e presto entra a far parte della comunità artistica del Greenwich Village. Racconta dell'amicizia con il cantante folk Woody Guthrie (Scoot McNairy) che Dylan conosce in ospedale. Guthrie infatti ha il morbo di Huntington e morirà pochi anni dopo. Al capezzale, alla presenza di un altro importante cantante folk, Pete Seeger, interpretato da un irriconoscibile Edward Norton, Dylan canta Song to Woody, una delle sue prime canzoni-capolavoro. Il film poi si sofferma sull'incontro con la pittrice e attivista Suze Rotolo che nel film prende il nome di Sylvie Russo ed è interpretata da Elle Fanning, e sull'altalenante rapporto sentimentale con Joan Baez, interpretata da una bravissima Monica Barbaro.

Racconta poi il passaggio dalla chitarra acustica alle sonorità degli strumenti elettrici, che portarono ai fischi durante un famoso concerto a Newport, e in generale racconta l'uso che Bob Dylan ha fatto della musica come strumento di protesta, di espressione artistica e poetica, di quella trasformazione culturale che sfocerà nella rivoluzione giovanile del 1968.

Chalamet non nasconde i timori provati nell'interpretare un personaggio iconico: «La gente è molto protettiva riguardo Bob Dylan».

Nel 2016 Dylan ottenne il Nobel per la Letteratura e non andò a ritirarlo. «Bob non ha mai imboccato la strada più facile nella vita e nella carriera - conclude Chalamet - per questo è un artista non semplice da interpretare. Ma questo è il genere di pressione che voglio nel mio lavoro».

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