«Il mio obiettivo è chiaro: voglio essere felice giocando al calcio. Questa possibilità mi è stata offerta dalla Roma e per questa maglia darò tutto. Mi impegnerò al massimo e farò tutto il possibile per questa squadra». Bojan Krkic si presenta così al suo primo giorno da nuovo giocatore della Roma.
L'attaccante, che ha sostenuto questa mattina il primo allenamento nel ritiro di Riscone di Brunico, non ha voluto parlare dei problemi avuti al Barcellona con Guardiola («è passato, voglio pensare solo alla Roma, lascio da parte le polemiche»), mentre ha ringraziato il tecnico asturiano per averlo espressamente voluto in giallorosso: «Luis Enrique è stato determinante per il mio trasferimento. È un grande stimolo sapere di godere della fiducia del mister».
Fiducia che, dopo un avvio folgorante tra i professionisti, non sentiva più all'interno dello spogliatoio blaugrana. «All'inizio della mia carriera sono partito molto forte, ero molto giovane, e ho dimostrato subito le mie qualità - le parole di Bojan - poi invece, soprattutto nell'ultimo anno, ho giocato pochi minuti riuscendo comunque a dare il mio contributo. Per me comunque giocare al fianco di campioni come Totti, De Rossi e Vucinic è un orgoglio. Provengo da un grande club ma sono arrivato in un altro grande club».
La trattativa tra Barcellona e Roma non è stata però delle più semplici, si è protratta nel tempo e si è concretizzata con una formula molto particolare visto che se la Roma vorrà riscattare tra due anni il giocatore dovrà versare nella casse del club catalano ben 40 milioni di euro. «È vero, l'attesa è stata molto lunga, ero ansioso di arrivare a Roma - ha ammesso l'attaccante fresco campione d'Europa con la Spagna Under21 -. Sono felice di essere arrivato in questo grande club e voglio ricambiare questo affetto. Lotterò per questa maglia e farò il possibile attraverso il mio calcio per aiutare la squadra a vincere».
«Voglio dare un messaggio moto chiaro ai tifosi: io volevo un club che avesse fiducia in me e la Roma lo ha fatto - ha quindi voluto puntualizzare Bojan -. Sono qui perché volevo essere qui, non ho messo nessuna clausola nel contratto. Quello che conta è il presente, poi in futuro tante cose possono cambiare».
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