L'asta Bot tenuta oggi dal Tesoro ha visto l'allocazione di titoli a 12 mesi per 8 miliardi di euro. Il rendimento lordo di assegnazione dei titoli annuali è stato del 2,517%, in rialzo di 11 punti base rispetto all’asta di un mese fa. Si conferma forte la domanda, pari a 11,9 miliardi, ossia 1,49 volte l’importo offerto.
Rimane quindi alto l'interesse degli investitori per questi titoli, con i rendimenti in moderata risalita in sintonia con quanto sta succedendo a livello internazionale complici le attese di una Fed meno attiva nel tagliare i tassi nel corso di quest'anno.
Ieri la Bce ha sottolineato come l’Italia si distingue per la buona performance dei suoi titoli di Stato, segno di una maggiore fiducia dei mercati. L'Eurotower ha evidenziato come la Germania ha visto un ampliamento di 23 punti base nel differenziale tra i rendimenti dei Bund a dieci anni e i tassi privi di rischio (OIS, l’interbancario overnight). Per la prima volta dal 2016, questo spread è diventato positivo, evidenziando il crescente peso della crisi tedesca sui mercati finanziari. Anche altri Paesi come Spagna e Portogallo vedono aumentare i loro spread e solo l’Italia si distingue per la riduzione del differenziale tra il rendimento dei suoi titoli di Stato decennali e i tassi OIS, con un calo di 9 punti base. Questo risultato è stato attribuito dalla BCE a un “migliore clima di fiducia” legato alla gestione del bilancio pubblico.
Lunedì asta Btp. È appetito record per il debito tricolore
Lunedì prossimo ci sarà invece l'asta di Btp a medio-lungo termine dell’anno. Il Ministero dell’economia e delle finanze collocherà titoli di Stato a 3 e 7 anni per un importo complessivo fino a 5,75 miliardi di euro.
Questa settimana il Tesoro aveva bagnato il nuovo anno con l'emissione di due titoli, il nuovo Btp decennale e un Btp Green, per complessivi 18 miliardi e che ha attirato la domanda record di 270 miliardi. La carta italiana sta attirando sempre più forti richieste da investitori esteri in virtù dei rendimenti ancora allettanti abbinati all'attuale stabilità politica del Paese che si contrappone a un contesto decisamente più incerto di paesi quali Francia e Gran Bretagna.
I due collocamenti hanno visto una partecipazione diversificata (circa 35 paesi per entrambi i titoli), con una quota pari al 76,7% andata a investitori esteri per il titolo a 10 anni e all’80,2% per il Btp Green. Gli investitori domestici hanno sottoscritto rispettivamente il 23,3% e il 19,8%.
Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento è stata sottoscritta in Europa, in particolare da Regno Unito (26,8% sul 10 anni e 27,2% sul BTP Green), Francia (rispettivamente 7,3% e 12,6%), Penisola Iberica (rispettivamente 12,6% e 11%).
Le linee guida 2025 del Tesoro per la gestione del debito pubblico prevedono nel corso di quest'anno anche il ritorno del Btp Italia tra le possibili emissioni dedicate anche agli investitori retail, insieme a una o più emissioni del Btp valore.
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