La fiammata dell`inflazione è domata e il taglio dei tassi da parte delle banche centrali si avvicina. A rompere gli indugi è stata la banca centrale svizzera, abbassandoli dello 0,25%, ma anche la Fed ha previsto tre interventi entro l`anno per 75 punti base e la stessa Bce si prepara per giugno. Ecco allora quattro ricette per affrontare le Borse con fondi e Etf nei prossimi 12 mesi. L`obiettivo è strappare un guadagno compreso tra il 6 e il 12% in base ai rischi che si è pronti a correre.
RISCHIO MEDIO BASSO
Il portafoglio tipo per chi vuole ridurre i rischi connessi a qualsiasi investimento vede il 30% in azioni (metà Usa e metà europee) così da cogliere il potenziale balzo delle Borse. La parte più corposa è però in corporate bond euro (25%) e in high yield euro (25%): il primo paga oggi il 3,7% lordo annuo e l`high yield quasi il 6%. Quest`ultimo beneficerà anche dell`attesa ripresa economica. Completa il portafoglio un 20% in Etf in oro che assicura stabilità nelle fasi di turbolenza dei mercati. Un portafoglio così fatto dovrebbe generare un ritorno complessivo di circa il 6% a 12 mesi mentre, in caso di scenario negativo, potrebbe accusare perdite dell`8 percento.
RISCHIO MEDIO
La soluzione per chi vuole di più vede invece, oltre al 20% di azioni Usa e al 15% di europee, un 5% azioni italiane e un 5% di giapponesi. Piazza Affari dovrebbe continuare a fare bene nei prossimi 12 mesi anche perché, nonostante il rally, ha valutazioni inferiori alla media europea. Tokyo, invece, beneficia della ripresa dell`export grazie allo yen debole. Si aggiungono un 5% di corporate bond Usa, un 10% di high yield Usa e un 5% di debito emergente in valuta locale, che dovrebbero offrire rendimenti robusti. Un giardinetto così costruito potrebbe rendere il 7,5% nei prossimi 12 mesi ma, in caso di scenario economico negativo, le perdite potrebbero arrivare al 9 per cento.
RISCHIO MEDIO ALTO
Per puntare a strappare un rendimento del 9% nei prossimi 12 mesi, occorre osare di più. Aumentando al 60% la quota azionaria tra Usa (25%), Europa (25%) e dela tecnologia (10%). Quest`ultima dovrebbe proseguire il rally sulla scia degli impatti dell`intelligenza artificiale. A puntellare il portafoglio concorrono invece le obbligazioni convertibili e il debito subordinato bancario. Quest`ultimo garantisce interessanti rendimenti a fronte di rating di buona qualità, dal momento che si tratta di titoli emessi da primarie banche italiane ed europee. In caso di scenario negativo, si potrebbero tuttavia subire perdite superiori al 10 percento.
RISCHIO ALTO
Chi a i nervi saldi può puntare a un rendimento del 12% esponendosi per l`80% in Borsa e, accettando, in caso di scenario negativo, perdite del 15%. In portafoglio prevede un 10% di investimento ciascuno ai settore hi-tech, healthcare, energia, utilities, banche, auto e lusso. Settori che presentano previsioni di rialzo maggiori della media. Inoltre un 10% andrebbe assegnato all`azionario India, che ha interessanti prospettive.
Per attutire almeno in parte le oscillazioni delle Borse, oltre a un 10% in corporate bond euro e un 5% in Etf in oro, un 5% andrebbe investito in Etf specializzati sul Vix, il cosiddetto «indice della paura». Questi Etf permettono di guadagnare in caso di un improvviso rialzo della volatilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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