Settimana che si chiude ancora con il segno meno per tutti gli indici principali di Piazza Affari a causa soprattutto dell’incertezza circa le future misure di politica monetaria: ancora rialzi oppure simo arrivati al picco. Ma ancora tassi elevati a lungo, ma quanto a lungo. Sull’incertezza, si sa, gli investitori vendono. Il FTSE MIB ha lasciato sul campo l’1,5%, mentre gli indici delle società minori hanno perso maggiore terreno: il FTSE STAR è sceso dell’1,7% e quello dei titoli EGM del 2,7% (in una fase di tassi in aumento, i titoli delle società growth sono infatti fortemente penalizzati).
Tra i maggiori rialzi nelle prime posizioni troviamo due banche (Banca Monte Paschi +7,3% e Banco BPM +4,2%): in una fase di tassi crescenti, lo spread fra tassi attivi e tassi passivi tende ad ampliarsi, beneficiando il margine di interesse. Mai sopiti, inoltre i rumors, che vedono un’ulteriore ripresa del risiko bancario. Medaglia di bronzo del Stmicroeletronics che cresce del 2,2% beneficiando della crescita prevista nel settore dei componenti elettronici.
Fortemente negativa Telecom Italia (-10,4%) in attesa dell’offerta di Kkr che arriverà il 15 ottobre prossimo. In negativo anche Inwit, che lascia sula terreno il 6,6% nonostante la continuazione del piano di buyback deliberato dell’assemblea del 18 aprile scorso. Negativa anche Fineco Bank (-5,9%) quale effetto della contrazione del 13,2% a 446,7 milioni di euro della raccolta netta di settembre.
Chi più chi meno, per effetto della pandemia tutti abbiamo sperimentato il lavoro a distanza. Ma cosa sta succedendo al lavoro ad un anno dalla fine della pademia? Sempre più numerosi sono coloro i quali credono che quelli in piena pandemia non siano stati altro che i primi passi dell’era del metaverso: secondo Bill Gates le riunioni di Zoom entro due o tre anni migreranno verso il metaverso. Intendiamoci, non crediamo che il metaverso sostituirà l'ufficio fisico, ma che sicuramente lo trasformerà. In meglio. Con Starline di Google per esempio sembra di parlare attorno a un tavolo.
Ma cosa è il metaverso e soprattutto vale la pena investirci? Procediamo con ordine. Immagiamo un mondo virtuale in cui miliardi di persone vivono, lavorano, fanno acquisti, imparano e interagiscono tra loro, il tutto comodamente dai loro divani nel mondo fisico. In questo mondo, gli schermi dei computer che utilizziamo oggi per connetterci a una rete mondiale di informazioni sono diventati portali verso un regno virtuale 3D palpabile, come la vita reale, solo più grande e migliore. I facsimili digitali di noi stessi, o avatar, si muovono liberamente da un’esperienza all’altra, portando con noi le nostre identità e i nostri soldi. Questo è il metaverso ma, nonostante la pubblicità, questo mondo oggi ancora non esiste.
Le imprese stanno già investendo nel metaverso. Metaverso è diventata una parola familiare quando Facebook ha rinominato la propria identità aziendale in Meta (META:NASDAQ GS) nell'ottobre 2021 e ha annunciato l'intenzione di investire almeno 10 miliardi di dollari nel concetto quell'anno. Oltre a Meta, anche i giganti della tecnologia tra cui Google (GOOG: NASDAQ GS), Microsoft (MSFT: NASDAQ GS), Nvidia (NVDA: NASDAQ GS) e Qualcomm (QCOM: NASDAQ GS) stanno investendo miliardi di dollari. La società di consulenza gestionale McKinsey & Company ha previsto, con ottimismo secondo noi, che l’economia del metaverso potrebbe raggiungere i 5 trilioni di dollari entro il 2030. Si prevede comunque che l’e-commerce sarà il motore dominante, mentre anche i giochi, l’intrattenimento, l’istruzione e il marketing nel metaverso diventeranno settori importanti.
I rischi ci sono, ma vale la pena investirci? Non che non ci siano rischi, sociologici in primis derivanti dal rinchiudersi in un ambiente virtuale. Ma ancora, chi gestirà il metaverso e chi penserà alla sicurezza degli utenti. Sono tutte domande che necessariamente dovranno trovare delle risposte.
Intanto gli investimenti vanno avanti, anche se gli sviluppi concreti li vedremo probabilmente nei prossimi anni. Se valga la pena investirci, dipende dal proprio profilo di rischio. E comunque in ottica di diversificazione e quella parte di portafoglio destinata a ritorni reddituali a medio / lungo termine.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.