Squadre di calcio. Vale la pena investirci? E quanto valgono?

Il valore di un club di calcio professionistico non dipende solamente dal valore di mercato dei calciatori, ma anche da altri fattori. Questi sono: i diritti televisivi, il merchandising e le sponsorizzazioni, lo stadio, il valore del brand a livello internazionale e i risultati sportivi.

Squadre di calcio. Vale la pena investirci? E quanto valgono?
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Settimana positiva per il FTSE MIB, che guadagna il 2,3%, nonostante l’ulteriore aumento di 25 bp dei tassi deciso dalla BCE, la revisione al ribasso delle stime di crescita economica e rialzo dell’inflazione della Commissione Europea. In contrazione invece sia l’indice dei titoli STAR (-1,2%) e quello dei titoli dell’EGM (-1,4%), a conferma che in un momento di crescita del premio per il rischio gli investitori tendono a previlegiare le large caps, viste meno volatili.

A livello di titoli notiamo come gli investitori abbiamo spostato gli investimenti verso i titoli value. In testa alla classifica troviamo Monte Paschi con il 9,7%, anche sul rincorrersi dei rumors relativi alla dismissione del Tesoro. In crescita dell’8,8% Bper Banca, sulle indiscrezioni che la vedrebbero coinvolta in una futura operazione con Unipol che avrebbe chiesto alla BCE di salire al 19,99% della Banca Popolare di Sondrio. Se così avvenisse il gruppo assicurativo avrebbe la medesima soglia posseduta in BPER Banca. Medaglia di Bronzo per A2A dopo che S&P Global ha migliorato l’outlook, portandolo da negativo a stabile, confermando il rating di lungo e breve termine fissato rispettivamente a BBB e ad A-2.

Negativa Campari che lascia sul terreno il 3,8% dopo la decisione dell’AD di lasciare il gruppo dopo 16 anni. Ancora negativa Nexi (-1,2%), nonostante Moody’s abbia migliorato di un livello il rating sulla solidità finanziaria di portandolo da Ba2 a Ba1 a seguito della diffusione dei risultati del 1° semestre del 2023. In contenuta contrazione Interpump (-0,6%) in assenza di notizie importanti.

Negli ultimi anni sono state numerose le transazioni che hanno visto protagoniste le squadre di calcio. Non più tardi della scorsa settimana si sono inoltre rincorse le voci sulla vendita della Juventus, unico esempio in Italia di società di calcio quotata (c’erano anche la Roma a la Lazio che ora non sono più quotate). Ma quanto può valere una società di calcio? Contrariamente a quanto molti possano pensare, il valore di un club di calcio professionistico non dipende solamente dal valore di mercato dei calciatori, ma anche da altri fattori. Questi sono: i diritti televisivi, il merchandising e le sponsorizzazioni, lo stadio, il valore del brand a livello internazionale e i risultati sportivi.

A livello internazionale mediamente i diritti televisivi contano per più del 50% del fatturato. Quelli provenienti dalle sponsorizzazioni contato per il 30% circa, mentre i ricavi che arrivano dallo stadio oscillano tra il 10% e il 20% a seconda che questo sia di proprietà del club o meno. Chiaro che il fatturato dipende dal brand e dall’appeal internazionale del marchio, a loro volta in larga parte dipendenti dai risultati sportivi sia in campo nazionale che internazionale. Si noterà come il fattore principale dal quale dipende la gran parte del fatturato sono i risultati sportivi, per loro natura decisamente incerti.

A livello economico e finanziario questo significa un aumento del rischio richiesto dagli investitori a parità di tutte le altre condizioni. Che detto in altri termini, significa la richiesta di un rendimento maggiore che può essere ottenuto solo comprando con un ampio sconto rispetto al fair value della società. Quanto ampio debba essere questo sconto dipende dalla propria avversione al rischio e ovviamente dalla propria fede calcistica.

Torniamo quindi alla domanda iniziale: quanto valgono le società di calcio. A questo riguardo, Forbes ha calcolato il valore di alcune di loro facendo una classifica dalla quale risulta che quella che vale di più è il Real Madrid con 6,08 miliardi di dollari, seguita dal Manchester United con 6 miliardi e il Barcellona con 5,51 miliardi. La prima squadra Italiana che troviamo è la Juventus in undicesima posizione con 2,16 miliardi di dollari (che però in borsa capitalizza poco più di 800 milioni), seguita dal Milan in quattordicesima posizione con 1,4 miliardi e l’Inter in sedicesima con 1,03 miliardi.

Ma non solo azioni. Le società di calcio si finanziano anche emettendo obbligazioni destinate però ai soli investitori istituzionali: alle fine del 2022 l’Inter ha per esempio fatto un’operazione da 415 milioni di euro attraverso l’emissione di un bond con scadenza 2027. Anche la Juventus ha emesso un bond di 175 milioni di euro con scadenza il prossimo febbraio 2024. L’ottica è ovviamente diversa rispetto a quella del sottoscrittore di una azione.

A prescindere dalla fede calcistica, qui il rischio è di tre tipi: il pagamento delle cedole, se ci sono, quello del debito a scadenza e ovviamente il rischio emittente. L’investitore istituzionale si presume che abbia le capacità per valutare la convenienza dell’offerta.

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