Unicredit ha notificato al governo, ai sensi del golden power, l'offerta lanciata su Banco Bpm. Ora l’esecutivo avrà 45 giorni a disposizione per esprimere il suo parere, ma non è escluso un ulteriore slittamento di 15 giorni se dovessero essere richiesti ulteriori chiarimenti o determinate condizioni. Come evidenziato dall’Ansa, la risposta di Palazzo Chigi è attesa tra la metà e la fine di marzo, sicuramente prima dell'assemblea di Unicredit in programma ad aprile.
Unicredit il prossimo 10 aprile ha in calendario l'assemblea chiamata a dare il via libera all'aumento al servizio dell'offerta, ma prima è atteso il via libera di Consob e della Bce. Ricordiamo che Unicredit aveva inviato una pre notifica lo scorso 13 dicembre, ma non era stata considerata sufficienti ed era stata richiesta una notifica a tutto tondo. Sono poi seguiti una serie di incontri tra Unicredit e il gruppo di coordinamento che si occupa di valutare le applicazioni di golden power.
L’offerta di Unicredit sul Banco Bpm è stata lanciata lo scorso 26 novembre. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva invocato sin da subito la legge sul golden power, che consente all'esecutivo di bloccare o imporre particolari condizioni a specifiche operazioni che ricadano nell'interesse nazionale. Dal primo gennaio del 2023 il governo ha la facoltà di intervenire anche nel caso di operazioni tra imprese italiane, in determinati settori compreso quello bancario. Un mossa sia per tutelare l'occupazione e le filiali del Banco, sia i risparmi degli italiani.
Negli ultimi giorni la temperatura intorno all’Ops (Offerta pubblica di scambio) di Unicredit sul Banco Bpm è stata particolarmente rovente.
Come evidenziato da Marcello Astorri su queste pagine, la ragione del contendere era il calcolo del “premio” o dello “sconto” sulla proposta depositata lo scorso 25 novembre. Una guerra di numeri che ha alzato l’asticella della tensione.
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