BreBeMi Il Cipe rinvia tutto

Marcello Chirico

Tutto rinviato. Nell’ordine del giorno della riunione Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) di domani a Roma non compare infatti nessuna discussione su BreBeMi, come invece veniva annunciato fino a qualche giorno fa. La spia che i problemi riguardo al via libera del piano finanziario della nuova direttissima Milano-Brescia non sono stati affatto risolti, nonostante l’impegno della Regione e le buone intenzioni dell’Anas di sobbarcarsi gli 868 milioni di extracosti. Una copertura finanziaria che l’azienda statale avrebbe già deliberato, seppur ad una condizione: prolungamento della concessione e pedaggi incrementati del 60 per cento. Richieste, queste, che però non stanno bene a BreBeMi spa poiché l’aumento delle tariffe autostradali, rispetto a quelle inizialmente preventivate, andrebbero ad incidere pesantemente sul traffico della futura direttissima: secondo i calcoli di BreBeMi, il contraccolpo prevederebbe un calo tra il 15 e il 20% del traffico automobilistico. Difronte a queste cifre, l’irrigidimento della nuova Spa era inevitabile. «Il progetto non è bancabile» continua a ripetere da giorni Francesco Bettoni, presidente di BreBeMi, e l’ad Bruno Bottiglieri a precisare che «nessun accordo è stato sottoscritto ancora con Anas». Insomma, tutto in alto mare.


Non a caso, come Il Velino ha rivelato ieri, Roberto Formigoni ha chiesto un intervento diretto del premier Berlusconi per sbloccare sia BreBeMi che Pedemontana, altra grande opera stradale in via di definizione. Al Cipe se ne riparlerà dopo la festa di Sant’Ambrogio.

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