Brera insorge e blocca il taglio degli alberi

Il sindaco ha ritirato l’ordinanza che prevedeva l’abbattimento delle piante nel giardino di via Madonnina Il provvedimento avrebbe dovuto semplificare i lavori di derattizzazione. Gli abitanti: «Staremo in guardia»

Brera insorge e blocca il taglio degli alberi

Forse i topi sono rimasti, ma di sicuro gli alberi sono salvi (almeno per ora). Il deciso intervento di un pugnace quanto determinato manipolo di commercianti e abitanti della zona ha infatti impedito ieri mattina che le piante del giardino privato tra via Madonnina e via Formentini, nel cuore di Brera, venissero incredibilmente tagliate dagli addetti di una ditta specializzata, arrivati sul posto per eseguire opera di deratizzazione prevista da un’ordinanza comunale.
«Tutto è cominciato attorno alle 9 - racconta Pina Esposito, commerciante - quando ho visto attraverso le vetrine del mio negozio una squadra di operai “armata“ di seghe elettriche entrare nel giardino e aggredire le piante d’alto fusto senza tanto complimenti. Mi sono allarmata e ho subito chiamato colleghi e conoscenti per evitare il peggio. Così in tre siano entrate nel giardino, per opporci al taglio indiscriminato degli alberi, ed è stato a quel punto che sono arrivati i vigili urbani, che ci hanno intimato di uscire dalla proprietà, pena l’arresto».
Tra le prime a mobilitarsi, la stilista Luisa Beccaria, titolare dello show room che si affaccia sul giardino: «Un conto è un intervento di deratizzazione, sicuramente utile e necessario - ha commentato -, un conto è tagliare le piante con l’evidente obiettivo di eliminarle. Allora, di questo passo, potrebbero tagliare tutti gli alberi di Foro Bonaparte, visto che anche lì c’è il problema dei topi. Adesso, comunque, staremo in guardia e non ci faremo più sorprendere». Anche perchè da queste parti a eliminare il verde si è sempre più lesti che a piantarne.
Fatto sta che nel giro di un’oretta, vuoi per l’effetto domino, vuoi per gli invisibili flussi incrociati degli sms, la solitamente tranquilla e sonnecchiosa mattinata di via Madonnina si è riempita di gente. Non semplici spettatori, ma cittadini che, con spirito battagliero, hanno difeso fino in fondo la loro «causa verde». E il risultato è arrivato. Palazzo Marino, infatti, ha prontamente ritirato l’esecuzione dell’ordinanza, bloccando il taglio degli alberi e riportando la calma, quando ormai era passato mezzogiorno. Sul posto, è intervenuto l’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo, il quale, constatati i danni arrecati alle piante, ha subito disposto un contro intervento per la salvaguardia delle specie erboree. Gli alberi in questione - entrambi di grandi dimensioni - sono un fico e una paulonia, presente in via Madonnina dal dopo guerra. I commenti sull’accaduto non si sono fatti attendere, a cominciare dal vicepresidente del Consiglio comunale, Stefano Di Martino, che nei mesi scorsi aveva sollevato il problema dei topi in zona Brera: «Ho appreso che il sindaco Moratti ha fermato in tempo il taglio degli alberi del giardino di via Madonnina nel quale è in corso la deratizzazione, ritirando una precedente ordinanza e impedendo un vero e proprio scempio. Esprimo però stupore per l’ordinanza in questione, chiedendo più attenzione e buon senso a chi sottopone le delibere al sindaco. Presto interverremo anche al Parco Sempione per cercare di risolvere il problema dei topi: mi auguro che il sindaco non sia costretto a fermare una delibera che preveda il taglio di tutte le piante».

Da parte sua, Fabrizio De Pasquale, presidente della Commissione consiliare Parchi e decoro urbano, ha preso carta e penna scrivendo a Provincia di Milano e Corpo forestale dello Stato, per porre un vincolo ambientale sulle piante in questione, «onde prevenire qualsiasi sospetto di tipo speculativo. Inoltre il Comune dovrà ingiungere alla proprietà di eseguire correttamente e regolarmente le opere di manutenzione del giardino».

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