Brescia, trovati dei resti legati ai riti della Santeria sudamericana

Abbandonato nei pressi del cimitero San Zenone di Prevalle (Bs), è stato ritrovato un contenitore con inquietanti oggetti utilizzati per i rituali di questa particolare forma religiosa spiritistica

Brescia, trovati dei resti legati ai riti della Santeria sudamericana

A Brescia, in particolare a Prevalle, un comune di circa 7 mila abitanti della provincia lombarda, davanti al locale cimitero, dopo la segnalazione di un solerte cittadino, la Polizia Municipale ha fatto una scoperta molto particolare.

Gli agenti hanno scovato un contenitore in plastica, abbandonato nei pressi del cimitero di San Zenone, all'interno del quale sono stati ritrovati degli inquietanti oggetti, gli stessi che vengono utilizzati per i rituali della Santeria, quel sincretismo religioso sorto, a partire dal sedicesimo secolo, dalla stessa matrice dei riti delle popolazioni Yoruba dell’Africa equatoriale (dai quali, in diverse nazioni, sono nati il Voodoo, il Candomblè e l’Umbanda).

Dopo aver portato in ufficio il contenitore e proceduto alla verifica del contenuto, gli agenti hanno trovato una statuetta raffigurante una figura umana avvolta da un serpente e un vaso ripieno di cerchietti e chiodi di metallo, monete, ferri di cavallo, collanine colorate, una base di raso rosso sotto un corno caprino, un calice contenente un crocifisso argentato, bastoni e conchiglie.

"Abbiamo subito pensato che dovesse trattarsi di materiale destinato a qualche rito", ha spiegato al Giornale di Brescia Adolfo Vespignani, Addetto all'Ufficio della Polizia Locale di Prevalle. Per questo motivo gli agenti si sono rivolti ad un esperto di esoterismo, il dottor Paolo Maggi che, attraverso una relazione, ha ipotizzato che nei pressi del luogo del ritrovamento ci siano persone che praticano la Santeria mentre sul perché del deposito del contenitore presso San Zenone.

Il dottor Maggi ha spiegato che potrebbe essere sepolto in quel cimitero qualcuno che è stato un praticante della Santeria e lo si è voluto omaggiare con un’offerta votiva oppure si ritiene quel cimitero "un luogo carico di energie spirituali", adeguato ad effettuare dei riti, pratiche che, in questa forma di sincretismo, sono molto diffuse in sudamerica.

La Santeria, infatti, chiamata correttamente "Regla de Ocha", è praticata dai discendenti degli ex schiavi neri, a Cuba, Porto Rico, in Colombia, nella Repubblica Dominicana, in Venezuela, in Brasile, a Panama e nei luoghi dove si concentrano minoranze di popolazione ispanica (Stati Uniti, Isole Canarie, Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Francia e, a quanto pare, Italia).

Gli adepti della Santeria, pur ricordando le origini comuni con Candomblé, Macumba e Voodoo (che praticano anche la magia nera), sostengono di praticare "solo" la magia bianca (cioè dei riti per favorire amore, soldi, salute e guarigioni dalle malattie).

Ma basta leggere certi giornali locali italiani o diversi siti web per trovare annunci che promettono "legamenti d'amore, azioni per causare separazioni e allontanamenti, vendite bloccate, fatture, malocchio", che certo non posso qualificarsi "magia bianca".

Per tale motivo diversi esorcisti cattolici (specialmente quello che è diventato il più conosciuto esorcista italiano, lo scomparso padre Gabriele Amorth), nelle loro pubblicazioni, hanno messo in guardia dalle gravi conseguenze e dai danni spirituali che potrebbero derivare da questi culti spiritici,

consigliando ai turisti italiani che si recano in certi paesi di non partecipare a riti locali, anche apparentemente innocui perché, in realtà, potrebbero causare problemi spirituali e anche fisici non indifferenti e duraturi.

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