Un rito voodoo su Milano. La magia nera, operata da una banda di nigeriani, veniva usata per schiavizzare un esercito di prostitute che vendeva il proprio corpo lungo le strade di Milano e in tutta la provincia meneghina. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Milano hanno permesso prima alla Procura della Repubblica di Lodi, poi alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, cui il fascicolo è stato trasmesso per competenza, di ipotizzare per alcuni degli arrestati, come poche volte era accaduto in passato, i delitti di tratta degli esseri umani e riduzione in schiavitù.
Gli africani operavano tra la Nigeria e l'Italia. Secondo le indagini condotte dalla squadra mobile del capoluogo lombardo i quattro avevano creato una fittissima rete di prostituzione. Le vittime, una decina quelle individuate e portate in comunità grazie all’Ufficio Tratta della Casa dei diritti del Comune di Milano, venivano schiavizzate in Nigeria attraverso una variante del rito vodoo che permetteva ai criminali di sottometterle psicologicamente. Dopo aver attraversato il deserto e aver raggiunto uno dei porti libici da cui sono soliti partire i clandestini, venivano portate su un barcone a Lampedusa per poi essere destinate alla strada.
Giunte infine in Lombardia, erano costrette a prostituirsi sulla Strada Provinciale 40 a Carpiano (paesino in provincia di Milano) fino all’estinzione di un debito che poteva raggiungere i 70mila euro. Per gli arrestati i reati ipotizzati sono tratta degli esseri umani e riduzione in schiavitù.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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