Briscola addio, i centenari ora giocano ai videogame e scrivono mail

La ricerca di Evercare negli Stati Uniti conferma: sempre più centenari scaricano musica dal web e utilizzano i social network. C'è chi suona uno strumento musicale e chi usa la Nintendo Wii. L'esperto: «Così scongiurano il rischio di malattie degenerative e vivono più a lungo»

SORPRESA. Non ci sono più i centenari di una volta. Niente più Matusalemme avvolti nei loro vestiti con quell'inconfondibile profumo di naftalina. Sono i nonnetti americani a suonare la carica. Ed è un sondaggio di Evercare (uno dei programmi sanitari statunitensi) effettuato su un campione di cento «secolari» a dare un nuovo quadro della «quarta età»: i vegliardi del Duemila guardano con disgusto al semolino e alle versioni a stelle e strisce dei programmi sulla salute come «Medicina 33». Il tramonto della loro vita è piuttosto un rifiorire di tecnologia e comunicazione, manco fossero teen-ager in piena fase sms.
DAL DAVANZALE DELLA FINESTRA A WINDOWS. Sono sempre più informatici, questi arzilli nonnini che non più di dieci anni fa avrebbero passato i pomeriggi a curare i gerani sul balcone e oggi invece digitano a più non posso. Il dato più interessante riguarda l'utilizzo dei social network. Il 3% dei centenari americani campione dichiara di utilizzare almeno una volta a settimana «Twitter», il servizio che permette di inviare brevi messaggi via internet. Altro che penna e calamaio per scrivere ai nipoti. Un paio di click e l'assillante erede, ansioso di sapere se il catetere è ben fissato, è sistemato. Il 10%, poi, invia mail per mantenere i contatti. La carta da lettere ingiallita è fuori moda. Senza parlare del 12% che condivide foto sul web invece di invitare la vicina a guardare le immagini seppiate di spasimanti anni Quaranta e del 4% che sdegna con una smorfia i 33 giri gracchianti di orrendi charleston, preferendo scaricare la musica da internet.
TEMPO LIBERO. Insomma, la briscola al bar non «tira» più. Vabbé, diciamo il poker al saloon, dato che parliamo di americani. I vecchi passatempi pregiudizialmente accostati agli anziani (bocce, orto, barboncini da coccolare) rimangono, ma vengono affiancati da nuove attività: otto centenari su cento vanno in bicicletta, il 19% suona uno strumento (il campanello di casa non vale) o gioca ai videogame, mentre uno ha addirittura dichiarato di apprezzare il Nintendo Wii Fit, la piattaforma all'ultima moda che consente di simulare attività fisica.
ALZHEIMER ADDIO.

I risultati della ricerca dimostrano come la longevità sia dovuta più allo stile di vita che non alla genetica: «I centenari oggi usano le tecnologie, si impegnano nei social network, hanno hobby interattivi - spiega Mark Leenay, vicepresidente della Evercare -: questo previene le malattie croniche e contribuisce alla longevità». Negli Usa, i centenari sono oltre 84mila ed entro il 2040 dovrebbero salire a ben 580mila. Tutti su «Facebook»?

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