Hanno occupato i binari delle Ferrovie Nord, bloccando un treno in arrivo. Ed è stata subito tensione fuori dall'ex residence Leonardo da Vinci di via Senigallia a Bruzzano dove si sono sistemati abusivamente dalla scorsa settimana quasi 300 rifugiati politici provenienti principalmente dall'Eritrea ma anche da Sudan e Somalia. Ieri la polizia aveva completato il censimento degli occupanti, tutti in Italia con permesso per motivi umanitari o di asilo. Da questa mattina un cordone di agenti impedisce a chi esce di rientrare nell'ex hotel, una cinquantina di stranieri hanno cercato di sfondare lo schieramento che blocca l'ingresso, poi si sono diretti per protesta verso i binari delle ferrovie e li hanno occupati bloccando la circolazione.
Sul posto sono arrivati rappresentanti dei centri sociali e il consigliere regionale di Rifondazione, Luciano Muhlbauer. I rifugiati hanno sventolato i permessi di soggiorno e protestato. Dopo le ripetute richieste di liberare i binari, gli agenti in tenuta antisommossa hanno sollevato di peso uno a uno i rifugiati trascinandoli all'ingresso della stazione. Poi è iniziata una una trattativa con gli immigrati tra polizia e tecnici comunali con gli immigrati per trovare una soluzione. Protesta Muhlbauer, «sono tutti in possesso del permesso di soggiorno e regolari, molti di loro finiranno per strada ed è scandaloso».
Scontri con la polizia I manifestanti a cui è stato vietato l’ingresso nel residence di Bruzzano sono però indietreggiati di qualche metro e hanno bloccato la circolazione del traffico sul ponte della Milano-Meda all’altezza dell’uscita di Bruzzano. Così è salita di nuovo la tensione, sfociata in scontri. Con altre due cariche carabinieri e polizia li hanno fatti alzare per liberare la strada. Nel parapiglia finora si contano sette feriti, di cui cinque trasportati in ospedale. L’ultima carica è avvenuta dopo che il precedente tafferuglio aveva lasciato sull’asfalto un uomo svenuto che è stato portato via in ambulanza. Si registrano circa una decina di contusi che per paura stanno rifiutando di farsi portare via in ambulanza.
I manifestanti reduci dall’occupazione del maxiresidence si sono rimessi in marcia verso il parco in via Ippocrate. Sul posto è giunto anche il presidente del consiglio di zona 9, Beatrice Uguccioni. «Secondo il censimento sono tutti rifugiati politici - ha detto il presidente - forse bisognava trattare di più.
C’è chi dice che abbiano offerto un dormitorio in via Saponaro per cento di loro più altri settanta dai francescani. Loro dicono di volere un posto stabile, eventualmente da affittare. Se andassero nei dormitori il problema si ripeterebbe domani».
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