Burlando costruisce l’ospedale proprio dove a Marta non piace

Burlando costruisce l’ospedale proprio dove a Marta non piace

(...) Superba a Multedo. Nella seduta del consiglio comunale del 17 aprile Vincenzi mostrò tutte le sue perplessità sul sito di Villa Bombrini chiedendo alla Regione «una grande attenzione nella valutazione dei siti proposti». Manco per idea.
Ieri l’assessore alla Salute Claudio Montaldo ha detto di aver preso in considerazione solo due aree per la scelta finale: la zona di Calcinara e, appunto, Villa Bombrini. «Calcinara sarebbe stata un’area molto valida perché baricentrica, vicina al casello autostradale di Cornigliano - spiega Montaldo -. Ci sono dei “contro” rilevanti: in questa zona sono attive numerose realtà industriali importanti che operano su una superficie di 64 mila metri quadri e si sarebbero creati due problemi: ricollocare le aziende e comprare le aree». Villa Bombrini, invece, potrebbe essere un sito al risparmio. Quei terreni sono di proprietà pubblica, tranne una piccola parte (11 mila metri) di diversi proprietari, e avrebbe vantaggi viabilistici rilevanti: «Ci troviamo al centro tra due caselli autostradali con i lavori della strada a mare già appaltati e quelli della sponda destra del Polcevera in corso d’opera», prosegue Montaldo. Per quanto riguarda l’area di Cornigliano si prevede inoltre la realizzazione sul fronte mare di un parco urbano, al posto dei gasometri, al servizio del quartiere e dell’ospedale: un polmone verde di 20 mila metri quadri. La proposta della Regione verrà presentata al Comune e avviato l’iter politico anche con i tre Municipi coinvolti per poi dare il via allo studio di fattibilità.
Con la scelta del sito del nuovo ospedale del Ponente, partiranno una serie di razionalizzazioni sul territorio. Chiuderanno tutti i plessi ospedalieri di Ponente e Valpolcevera. Rimarranno solo il «Gallino» di Pontedecimo e il «San Carlo» di Voltri con servizi di diagnostica pesante e funzioni ambulatoriali e riabilitative. Quindi diversi centri sul territorio ed una nuova Casa della salute da realizzare tra Rivarolo e Teglia. Ora si aprirà la guerra delle cifre perché realizzare un ospedale da 800 posti letto dal nulla non è cosa da poco. «Mi dicono che si debbano spendere 300 mila euro per posto letto, quindi arriveremo a spendere almeno 240 milioni - precisa Claudio Burlando-. È un investimento dovuto visto che Genova non realizza ospedali da cinquant’anni». Per le risorse si partirà dai 50 milioni stanziati da una legge nazionale per coprire l’attuazione dell’ospedale di vallata, si risparmierà dalla manutenzione dei vecchi ospedali sperando in nuove risorse nazionali e, in ultimo, si monetizzerà dalla valorizzazione dei siti degli attuali nosocomi che andranno dismessi. «Villa Scassi chiuderà- dice Montaldo - ma solo quando sarà pronta Villa Bombrini. Nel frattempo continueremo ad investire su quel plesso e alcune attività rimarranno anche oltre».
Freddo il commento della Vincenzi che prende atto della decisione: «è un passo avanti, ma non era opzione privilegiata». Poi fa riferimento all’area Mira Lanza vincolata alla realizzazione di un ospedale. Le scelte della Regione sono al centro delle accuse del centrodestra. Matteo Rosso e Giuseppe Costa, consiglieri regionale e comunale del Pdl accusano la giunta di essere in ritardo e di non riuscire a portare a compimento l’operazione: «È l’ennesima sceneggiata tra giunta Burlando e giunta Vincenzi visto che Burlando sceglie l’unica sede non gradita al sindaco - spiegano gli esponenti del Popolo della Libertà -.

Ancora di più ci preoccupa il fatto che mentre Regione e Comune continuano a litigare tra loro per la definizione del sito le strutture sanitarie presenti nel ponente non ricevono gli investimenti necessari per il corretto mantenimento e le liste d’attesa diventano sempre più lunghe».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica