Un'intera nazione sotto choc dopo il terribile incidente avvenuto questa sera a Mestre. Un pullman Ncc carico di passeggeri è infatti caduto da un cavalcavia, portando alla morte di 21 persone e al ferimento di 18 individui. Al momento non sono ancora note le cause che hanno portato all'immane tragedia, ma col passare dei minuti stanno prendendo campo diverse ipotesi. Si va dal possibile malore accusato dall'autista a un vero e proprio effetto domino innescato da diverse fatalità che si sono concatenate.
Le parole di Salvini: il possibile malore
A parlare di un possibile malore accusato dall'autista del mezzo è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. "La strada era un rettilineo senza lavori, senza interruzioni, il bus era nuovo, elettrico", ha dichiarato il leader della Lega e vicepremier, intervenuto a "E' sempre Cartabianca", trasmissione su Rete4. Salvini ha precisato che le persone a bordo dell'auto erano "soprattutto turisti e soprattutto di cittadinanza ucraina". "Ora tentiamo di capire che cosa è successo. Una delle ipotesi è un malore del conducente", ha affermato.
Tanti interrogativi su come il mezzo possa essere uscito di strada, dal momento che stava viaggiando lungo un tratto rettilineo e del tutto privo di ostacoli. La possibilità che l'autista possa essersi sentito male è concreta, e le autorità sul posto non la escludono dalle ipotesi. Non si tratterebbe, fra l'altro, della prima volta che si verifica una simile disgrazia.
"L'autista del pullman precipitato da un cavalcavia a Mestre è un italiano, di 40 anni, con diversi anni di esperienza... O c'è stato un malore o altre dinamiche da accertare", ha dichiarato anche Renato Boraso, assessore alla viabilità del comune di Venezia, a Rai News 24.
L'incendio e l'effetto domino
Un'altra strada da seguire è quella di una concatenata serie di eventi fatali che hanno portato alla tragedia. L'incidente, come è stato riportato, è avvenuto passate le 19.30 lungo via dell'Elettricità, sul tratto sopraelevato che collega Mestre a Marghera. Le autorità parlano della possibilità di un piccolo incendio sviluppatosi all'interno dell'abitacolo.
La paura e l'agitazione avrebbero portato il pullman a sbandare, fino alla perdita di controllo. Il mezzo si sarebbe quindi schiantato contro il parapetto, spezzandolo e finendo per fare un volo di oltre 10 metri. Dopo essere precipitato, il bus è atterrato tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, impattando con i cavi dell'alta tensione. A questo punto si sarebbe originato il terribile rogo.
L'alimentazione del bus
C'è poi da tenere presente l'alimentazione del pullman, un mezzo definito come nuovo dal direttore generale del Comune di Venezia Morris Cerron.
Secondo un prima ipotesi il veicolo, noleggiato da un campeggio per essere messo a disposizione dei turisti suoi ospiti, viaggiava ad alimentazione ibrida, gasolio-metano, solo successivamente è stato appurato che il veicolo era elettrico alimentato da batterie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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