L’assemblea degli azionisti del gruppo di telecomunicazioni russo Vimpelcom ha approvato l’acquisizione del terzo operatore mobile italiano, Wind, un’operazione da 6,5 miliardi di dollari che darà vita al numero cinque mondiale del settore. L’annuncio è arrivato dalla norvegese Telenor, grande azionista di Vimpelcom da sempre contraria al progetto.
L'ok all'acquisizione Per lunghi mesi Telenor e la russa Alfa, l’altro socio di peso di Vimpelcom, sono stati ai ferri corti sull’operazione in contanti e azioni, giudicata insensata finanziariamente e strategicamente dai norvegesi. "Telenor ammette che la maggioranza degli azionisti, come previsto, ha deciso di realizzare l’acquisizione", si legge in una nota del gruppo norvegese. Altimo, controllata tlc di Alfa, e Telenor hanno rispettivamente il 44,7 e il 39,6 per cento dei diritti di voto di Vimpelcom, quindi l’ultima parola l’hanno detta in assemblea i piccoli azionisti. Nella riunione che si è tenuta stamani ad Amsterdam ha votato a favore dell’operazione quasi il 40 per cento degli indipendenti, una percentuale sufficiente a spostare l’ago della bilancia in favore di Altimo. "L’avallo fornito dai nostri azionisti a questa fusione cruciale con Wind Telecom favorirà la nascita di un nuovo attore mondiale delle telecomunicazioni con oltre 173 milioni di abbonati nel mobile", ha detto il numero uno di Vimpelcom Alexander Izosimov.
I numeri dell'accordo Fino a oggi in mano al magnate egiziano Naguib Sawiris, Wind Telecom detiene il 51,7 per cento di Orascom Telecom, operatore presente in vari paesi africani e asiatici, e il 100 per cento dell’italiana Wind Telecomunicazioni. Nonostante la sconfitta, Telenor, che rischia di subire una forte diluizione delle sua partecipazione, esclude il disimpegno dal gruppo russo. "Il nostro impegno in Vimpelcom è sul lungo termine", ha detto all’Afp il portavoce Dag Melgaard. Il gruppo norvegese conta ancora sul ricorso alla Corte arbitrale internazionale di Londra, presentato a gennaio, per impedire al diluizione della sua quota: la società è convinta di poter sottoscrivere, in sede di aumento di capitale di Vimpelcom, i diritti di sottoscrizione speciali, una possibilità che Altimo e Vimpelcom negano. In caso di sconfitta Telenor, con il 25 per cento, diventerebbe il terzo azionista di Vimpelcom, dietro ad Altimo, con il 31 per cento, mentre Sawiris farebbe il suo ingresso nel capitale con il 30,6 per cento.
Dall'Enel ai russi Dall’Enel all’egiziano Naguib Sawiris e ora nelle mani dei russi di Vimpelcom. In 13 anni di attività Wind è al terzo importante passaggio proprietario e questa volta confluisce in quello che sarà il quinto operatore mondiale di telefonia mobile, con oltre 174 milioni di clienti. Un maxigruppo in cui la società operante in Italia - con oltre 23 milioni di clienti tra telefonia mobile, fissa e internet - dovrebbe generare il 34% dei ricavi complessivi. Wind nasce alla fine del 1997 con l’investimento di Enel, France Telecom e Deutsche Telekom. La società cresce via via e nel 2002, oltre all’acquisizione di alcuni asset della ex concorrente Blu, incorpora Infostrada. Nel 2003 diventa poi tutta italiana perchè Enel diviene l’unico azionista, comprando il restante 26,6% da France Telecom.
La vendita a Sawiris Nel 2005 il gruppo elettrico cede la quota di maggioranza a Sawiris, proprietario di Orascom: Weather Investments, la sua società, acquista il 62,75% di Wind per 2,986 miliardi di euro. L’anno dopo poi, in due passaggi successivi, arriva il completo conferimento al magnate egiziano. Dopo cinque anni sotto il controllo di Sawiris, la società passa ora ai russi per la fusione tra Wheater e Vimpelcom. Un’operazione che porterà il gruppo russo ad avere società operative in 20 paesi - in Russia, Asia, Africa, Nordamerica e Europa - e ricavi operativi netti pro-forma pari a 21,5 miliardi di dollari (al 31 dicembre 2009). Wind contribuirà per un terzo ai ricavi complessivi di Vimpelcom.
Per numero di abbonati infatti (in totale oltre 23 milioni), in Italia al 30 settembre scorso era il terzo operatore di telefonia mobile (19,6 milioni di clienti, con una quota di mercato oltre il 20%) e il secondo di telefonia fissa e internet, con 2,14 milioni di clienti in accesso diretto e 1,8 milioni di clienti broadband.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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