"C'è una pericolosa alleanza tra mafie"

L'allarme lanciato da Sala e Viola. Il sindaco: "Scuole baluardo contro criminalità"

"C'è una pericolosa alleanza tra mafie"
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«Chi sta in prima linea ci avverte che mafia, 'ndrangheta e camorra cominciamo a manifestare la capacità di stare insieme ed è pericolosissimo. In passato non era così. La mafia cambia in continuazione e abbiamo visto crescere ultimamente questo fenomeno che può essere molto pericoloso, perchè se uniscono le forze possono diventare un nemico ancora più importante». É il monito lanciato dal sindaco Beppe Sala nella trentesima Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia. Ieri ha presieduto un Consiglio metropolitano straordinario sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel territorio della provincia milanese, al suo fianco il capo della Procura di Milano Marcello Viola e il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Milano Alessandra Cerreti che di recente sono state vittime di gravi minacce da parte delle organizzazioni criminali. Li aveva invitati in Consiglio comunale lo scorso 11 febbraio, per dimostrare la solidarietà incondizionata della città, e ieri ha replicato nella sede dell'ex Provincia e in un giorno così simbolico. «Il nostro sostegno alla magistratura è totale e incondizionato e siamo qui per dimostrarlo - ha affermato Sala -, come per approfondire le questioni che oggi ci devono impegnare. Le minacce ricevute dai nostri magistrati confermano, se mai ce ne fosse bisogno, la presenza delle mafie nel ostro territorio, nei nostri Comuni, e parlarne è necessario». Sottolinea che la lotta alla mafia è «una battaglia culturale e un baluardo contro la criminalità sono le nostre scuole. Ringrazio i testimoni antimafia e i magistrati che le visitano». La mafia oggi «rimane un cancro che scoraggia investitori, imprese, rende schiave persone e territori e cambia di continuo».

Viola ha lanciato lo stesso allarme. C'è «una convergenza di interessi che fa capo a un'unica cabina di regina. Se finora le collaborazioni tra organizzazioni anche antagoniste su diverse fette di mercato, tra Cosa Nostra e camorra, era più o meno estemporanea, più o meno duratura, ora riscontriamo accordi stabili e duraturi, costituzione di società e comunanza di mezzi per trarre il massimo del profitto, ad esempio nel settore dei rifiuti. Un vero e proprio network criminale evoluto. Pace e alleanza fanno guadagnare molto di più». Ai sindaci presenti in sala ricorda che «un buon funzionamento della pubblica amministrazione è fondamentale nella lotta contro tutte le mafie». Anche Cerreti avverte: «Le mafie si evolvono in continuazione e dobbiamo essere in grado di interpretarle e i sindaci sono sentinelle. Sul territorio lombardo che è il più ricco d'Italia tutte le mafie storiche sono capillarmente insediate, è facile fare business e riciclare denaro sporco. Non abbiamo bisogno di eroi ma di fare rete». Il procuratore capo Viola ribadisce che la lotta «non si può delegare a magistrati e polizia, bisogna coinvolgere le scuole». La Lombardia per la sua ricchezza «è una delle aree dove la presenza della 'ndrangheta e nuove mafie composte prevalentemente da stranieri è più estesa e preoccupante.

É una mafia che si è fatta impresa, si infiltra in settori più svariati, gestisce traffici internazionali su vasta scala soprattutto di stupefacenti. Non opera con mezzi violenti ma offre sul libero mercato beni e servizi e si è specializzata in riciclaggio con metodi così raffinati da essere difficilmente ricostruibili».

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