C’è una storia d’amore dietro i misteri di Palermo

Un delitto, se commesso a Palermo, a due passi dalla statua del Genio, non è solo un delitto. Se si aggiunge che quell’uomo giovane, ricco avvocato, prima di morire aveva dato appuntamento alla sua amante che per incontrarlo aveva preso un volo da Roma, la vicenda comincia a intrigare. E diventa ancora più spy story quando si scopre che la donna, bella e di buona famiglia, fa la prostituta d’alto bordo e che l’avvocato è uno dei suoi 14 clienti. Lorenza che camuffa il suo mestiere inventandosi l’arte di arredatrice, vive con un solo legame con la sua famiglia palermitana d’origine, un diario di guerra lasciatole dal nonno. Ovviamente non manca una nuova storia d’amore, intelligente e colta come a volte è possibile se nasce con il commissario palermitano, uno senza pregiudizi e che sa tante cose.
Insomma ci sono tutti gli elementi perché Lorenza e il commissario, scritto da Davide Camarrone (giornalista Rai, romanziere per diletto) e pubblicato da Sellerio (pagg. 220, euro 10) sia una divertente lettura da vacanza. Particolarmente utile per chi va proprio a Palermo, visto che, come ormai Santo Piazzese (altro giallista della Sellerio) insegna, il libro a volte si trasforma in una guida alla città. Ma l’autore usa con accortezza un vero diario che racconta di una guerra che portava molti italiani verso l’Algeria. E qualche volta la nave affondava, come successe al nonno di Lorenza, finito poi prigioniero degli inglesi a Orano, dove riuscì a sopravvivere inventandosi di essere un provetto cuoco. Salvo poi diventarlo davvero. Ma dietro le sue torte salate cresceva il mistero che il libro svela alla fine.


Così un banale delitto che sembra nato per questioni di cocaina non pagata diventa un thriller internazionale con servizi di vari Paesi coinvolti, che emerge a poco a poco mentre lentamente nasce la storia d’amore tra il commissario e la prostituta. Storie autobiografiche che si intrecciano con la fantasia intrigante di chi è abituato a vivere in una realtà che non è mai lineare e dove il delitto porta facilmente nei meandri della Storia.

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