La caccia al tesoro (Champions o Coppa Uefa) parte - come vuole la tradizione - da un'isola. È qui che il Genoa proverà a conquistare i primi punti del suo nuovo campionato: la corsa in undici tappe che lo vede contrapposto alle altre pretendenti all'Europa. «È come se si azzerasse tutto - ha detto Gasperini - e si cominciasse un altro torneo dove partiamo tutti alla pari». Sembra quasi di sentire Renzo Ulivieri quando alla guida del Bologna nella stagione 1995/96 inventò la formula del «torneo da bar» per indicare le ultime partite del campionato di B. Alla fine Renzaccio conquistò la promozione. Il tesoro inseguito dal Genoa è senz'altro più prezioso e fa gola a molti. Anche al Cagliari distante sei punti dai rossoblù. Allegri vuole dimezzare lo svantaggio e affacciarsi alla finestra dell'Europa. Il grifone punta al bottino pieno, ma non disprezzerebbe affatto un pareggio, un po per le assenze di Biava, Ferrari e Thiago Motta, un po' per gli impegni non facili di Fiorentina e Roma. I viola fanno visita all'Inter, i giallorossi alla Samp. In questi casi un punto in trasferta vale molto. Senza le due colonne della retroguardia, probabilmente Gasperini opterà per il 4-3-3 con Rossi, Sokratis, Bocchetti e Criscito che farà l'elastico tra difesa e centrocampo, dove troveranno posto Juric, Milanetto e Mesto.
L'unica alternativa è l'impiego di Modesto sulla fascia sinistra. In una partita di contenimento Sculli si fa preferire a Palladino, mentre l'altra punta da affiancare a Milito dovrebbe essere Jankovic. Che suona la carica: «Dopo la sconfitta con l'Inter abbiamo accusato un po il colpo, ma ora vogliamo i tre punti». Il Cagliari è un osso duro, soprattutto in casa dove ha conquistato 27 dei suoi 39 punti: otto vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. Nel girone di ritorno la banda di Allegri ha già collezionato 14 punti, quattro in più del Genoa, ma rispetto a un mese fa è in leggero calo (due punti nelle ultime tre gare). Il pericolo numero uno è rappresentato dal tridente d'attacco: Cossu, Jeda, Acquafresca (o Matri), col primo a innescare gli altri due. Sarà una sfida tra baby: quelli del Genoa sommano 64 anni in tre (Criscito e Bocchetti 22, Sokratis 20), quelli del Cagliari 45 in due (Matri 24, Acquafresca 21). Mimmo Criscito, che con Bocchetti e Acquafresca è titolare dell'Under 21, ostenta sicurezza: «Il mister ci ha fatto lavorare tanto questa settimana, abbiamo provato e riprovato, siamo pronti».
Al Sant'Elia, dove arbitrerà Gervasoni, il Genoa gioca contro la cabala: l'ultima e unica vittoria a Cagliari in serie A è datata 31 marzo 1974. Quel giorno segnò Gigi Simoni. In Sardegna Gasperini si è portato diciannove giocatori, tra cui Parfait (classe '90), Terigi (91) ed El Shaarawy ('92). Paro andrà in tribuna, ma il suo rientro è vicino: «Le cose stanno procedendo per il meglio, ormai gioco le partitelle, le sensazioni sono ogni giorno più positive».
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