È morto allistante, il torace schiacciato da un grosso tronco che improvvisamente si è sganciato dalla gru. Paolo Garavaglia, 38 anni era celibe ed abitava con i genitori ad Inveruno. Lincidente è avvenuto ieri mattina alle 10.30 a Briosco, frazione Capriano, allinterno del parco che circonda la villa dello scomparso Walter Fontana, il re dei bulloni. Al momento della tragedia erano presenti tre persone.
Alle otto gli addetti dellimpresa cominciano i lavori. Segano i rami delle piante. Poi con il mezzo meccanico li agganciano per adagiarli sul camion. A manovrare la gru cè il titolare della ditta B. M. 29 anni, residente a Capiago con Intimiago in provincia di Como. Loperazione procede senza problemi. Tutto sembra a norma, mentre il destino è in agguato e si porta via per sempre la vita delloperaio trentottenne.
Un fusto cade e succede il peggio. Impossibile al momento stabilire esattamente cosa sia successo: perché limprovvisa e allo stesso tempo imprevedibile ennesima morte bianca? Saranno i tecnici dellIspettorato del lavoro a stabilirlo. Forse perché il ramo non era stato fissato come si doveva, forse per altre ragioni è rovinato sulloperaio. Il caso ha voluto che si trovasse proprio sotto. Lo ha centrato in pieno, sfondandogli la cassa toracica. Qualcuno tenta disperatamente di liberare la vittima dal pesante pezzo di legno. Non cè stato nulla da fare: Paolo Garavaglia è rimasto imprigionato sotto il tronco. Per tirarlo fuori hanno impiegato diversi minuti.
Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto arrivano, uno dopo laltro, i volontari della Croce rossa e i carabinieri della stazione di Giussano. Dallospedale milanese di Niguarda si leva in cielo anche lelisoccorso, che vola a vuoto fino a Briosco. Il medico di bordo non ha potuto che constatare il decesso del giovane. I militari dellArma hanno raccolto le prime testimonianze, in particolare di B. M.
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