Via Cagni, stop alle code: c'è il portale per l'accesso all'ufficio immigrazione

I richiedenti asilo potranno prenotare on line l'appuntamento

Via Cagni, stop alle code: c'è il portale per l'accesso all'ufficio immigrazione

Sarà la fine delle code e delle lamentele per la sede distaccata dell'ufficio immigrazione della questura di Milano a Niguarda, in via Cagni, dove c'è stato e c'è chi aspetta anche per giorni, accampandosi con le tende nei giardini antistanti, pur di affrontare in Italia un percorso di integrazione (con buona pace dei residenti)? Certo si tratta di una svolta importante, visto che gli stranieri che abitano sul territorio milanese e decisi a presentare domanda di protezione internazionale, non dovranno più presentarsi lì fisicamente. Grazie al lavoro fatto con la Prefettura e all'approvazione del Dipartimento di pubblica sicurezza, infatti, a partire da martedì 5 aprile, - ma solo ed esclusivamente se già in possesso di un documento d'identificazione - potranno registrarsi sul portale «Prenotafacile» - prenotafacile.poliziadistato.it - selezionando, poi, il servizio «Procedure per la presentazione» per individuare così la prima data disponibile. Proprio in vista di attivare le nuove modalità di calendarizzazione, il 4 aprile l'Ufficio Immigrazione di via Cagni sospenderà provvisoriamente l'accesso per le presentazioni spontanee, continuando le attività ordinarie di trattazione degli stranieri già muniti di appuntamento.

La questura di Milano, che ha adottato «Prenotafacile» (portale già preesistente) per soddisfare l'attuale emergenza, sottolinea che per entrare nel portale agli stranieri serve obbligatoriamente un documento identificativo, anche in fotocopia. Chi non l'avesse dall'11 aprile potrà richiedere un appuntamento all'ufficio immigrazione di via Cagni rivolgendosi ad alcune associazioni che si sono rese disponibili a raccogliere i dati anagrafici dei richiedenti e che avranno accesso al sistema di prenotazione. Queste stesse associazioni non forniranno supporto, invece, per la prenotazione telematica dei singoli che siano in possesso di un documento.

Non finiscono qui però le iniziative della questura per agevolare gli accessi degli stranieri richiedenti protezione internazionale e che abitano nella provincia milanese. C'è infatti un occhio di riguardo per le categorie più fragili, nel dettaglio persone con più di 60 anni e donne in stato di gravidanza che potranno fissare un appuntamento per gli uffici di via Cagni rivolgendosi alla segreteria dell'hub dell'associazione Avsi (con la quale è già attivo un protocollo operativo per la gestione degli appuntamenti degli ucraini richiedenti protezione temporanea) in viale Monza 79.

«Questo importante risultato lo si è raggiunto grazie anche alla mia interrogazione parlamentare con cui ho informato il

Ministero circa la grave situazione. Ringrazio il Viminale, in particolare il Ministro Matteo Piantedosi, per la risposta concreta in merito» ha detto il vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali Riccardo De Corato.

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