Per il calcio la Corea non c’è più l’Italia fa per tre e va ai quarti

Segnano Rossi, Rocchi e Montolivo: la nazionale di Casiraghi replica il match con l'Honduras e si gioca col Camerun il primo posto del girone. Il Ct guarda avanti: "Ora evitiamo il Brasile"

Per il calcio la Corea non c’è più l’Italia fa per tre e va ai quarti

Non c’era la temuta umidità che faceva boccheggiare contro l’Honduras, in compenso c’erano Tomaso Lochi, strainvocato dai fan cinesi degli azzurrini, e l’ostica Corea del Sud. È finita 3-0, Rossi, Rocchi e Montolivo, Italia ai quarti di finale ma non certissima di arrivarci come prima del gruppo D. Ora ci aspetta il Camerun che ha battuto 1-0 l’Honduras e con 4 punti in classifica potrebbe scavalcarci in caso di vittoria, complicando non poco il prosieguo del torneo: «Siamo qualificati - ha commentato Casiraghi -, ma non dobbiamo dimenticare che arrivando primi nel girone avremmo un certo vantaggio evitando il Brasile». Gara senza pericoli, subito in vantaggio con Giuseppe Rossi gli azzurrini hanno diretto a loro piacimento, Viviano ha dovuto bloccare a terra e centralmente un unico tiro a metà ripresa. Perfetti dietro, scafati in mezzo, rapidi in avanti. Si vedrà mercoledì a Tianjin contro il Camerun se questo gruppo vale un primato nel girone e un lungo cammino nel torneo olimpico: con un pareggio è primo ed evita un incrocio immediato con il Brasile delle meraviglie. Ma questa Italia non sarebbe gradita neppure a Pato e Ronaldinho, arriva in area con tre tocchi, calcia in porta, non si fa mai sorprendere con le porte aperte e, anche se Giovinco e Rossi fanno il circo, gioca con umiltà.

C’era Rocchi, assente contro l’Honduras per una contusione al polpaccio, si è messo al vertice dell’attacco azzurro con alle spalle i due maghetti, ha propiziato il primo gol, ha segnato il secondo in semirovesciata in area, è uscito fra gli applausi dopo un quarto d’ora della ripresa lasciando il ruolo ad Acquafresca che ha fatto il suo e anche bene.

Dietro Casiraghi ha cambiato gli esterni De Silvestri e De Ceglie, dentro Motta e Criscito, bravissimi, in mezzo la coppia Bocchetti e Coda, mai un vero rischio. Ma il gol di Rossi è stato una mazzata sulla partita perché il ragazzo ha stroncato tutti per abilità, tempismo e precisione, dopo una respinta di Jung su tiro di Rocchi. L’11 azzurro è sbucato dal nulla e ha costretto i coreani a inseguire e scoprirsi, Park Sung è passato dal 4-4-2 alle tre punte e si sono spalancate praterie nella sua metà campo. Il raddoppio è stato molto bello: Giovinco ha aperto a destra per Motta, finta e perforazione in area di due avversari, palla a Rocchi liberissimo che ha girato di destro.

La partita già finita è strafinita, senza eccedere Montolivo si è esibito in alcune giocate semplici e ha saputo congelare il gioco davanti a un avversario che voleva ma non poteva, tentava ma non gli riusciva, spazi chiusi, situazione quasi mortificante. Qualcosa comunque è venuto fuori, a un minuto dal termine del primo tempo, e neppure casualmente: Park Chu ha colpito di testa in acrobazia una palla che si è alzata finendo fuori portata di Viviano chiudendo poi la sua traiettoria con una traversa piena. I coreani sono legittimati a pensare che qualcosa sarebbe potuto cambiare, ma così non è stato, l’austriaco Einwaller ha fischiato l’intervallo e alla ripresa i coreani hanno abbassato la testa, rischiando spesso di rompersela.

Dopo appena 120 secondi Rossi, solo, ha tentato un pallonetto fuori di pochissimo e questo è bastato per rimettere subito le cose in chiaro. Allo scadere esatto poi il gioiello di Montolivo, che ha seguito Acquafresca in fuga sulla destra, ha calciato di prima intenzione sul cross del centravanti e poi è stato il più abile a ribattere in rete la palla che era carambolata sul palo di sinistra di Jung.
Il pericolo Brasile è reale, comanda il gruppo C che incrocia l’Italia con 6 punti, 6 gol fatti e zero subiti, anche se per il momento ci toccherebbe il Belgio che ha battuto 2-0 la Cina e dovrebbe rappresentare un ostacolo più abbordabile.

Resta il problema legato all’infortunio di Marchisio che lamenta un sospetto stiramento al polpaccio destro. Se confermato consentirebbe a Casiraghi la possibilità di sostituirlo con una delle quattro riserve a disposizione.

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