Che la sfida tra Roma e Napoli fosse molto importante ce ne eravamo resi conto tutti. Ben pochi degli spettatori arrivati all’Olimpico si aspettavano, però, un finale così assurdo. I tre punti se li portano a casa i giallorossi grazie al gol del capitano Pellegrini, entrato solo cinque minuti prima e dalla rete nel recupero di Romelu Lukaku. La partita si era chiusa prima grazie al gran nervosismo in campo che ha costretto il signor Colombo al superlavoro. Parecchi gialli, molti falli, nervi a fior di pelle e due cartellini rossi che lasciano il Napoli in 9 nel finale: a tradire Mazzarri due dei protagonisti annunciati, Politano e Osimhen. Se il primo si è beccato un rosso diretto per un fallo di reazione, l’avanti nigeriano perde la testa quando si becca il secondo giallo e rischia quindi una squalifica pesante. Una gara poco spettacolare ma che vale alla Roma di Mourinho il sorpasso nei confronti del Napoli e un Natale tranquillo.
Le scelte dei tecnici
Per una delle sfide più sentite nel calendario giallorosso, Mourinho ha l’infermeria a livelli d’emergenza ma riesce a recuperare in tempo Mancini, che partirà dal primo minuto. Più sorprendente, invece, la scelta a centrocampo con Bove che prende il posto del capitano Pellegrini. Sulla sinistra partirà come previsto Zalewski mentre in avanti niente da fare per El Shaarawy, che dovrà ancora accontentarsi di entrare a partita in corso. Accanto a Lukaku, infatti, scenderà in campo il Gallo Belotti, per una coppia di avanti pesanti.
Battere la Roma all’Olimpico riporterebbe un po’ di tranquillità nell’ambiente del Napoli, fortemente scosso dal tonfo casalingo contro il Frosinone. Qualche cambiamento in difesa, dove sulla sinistra rientra Mario Rui e l’ex di giornata Juan Jesus viene preferito a Natan per comporre la coppia centrale con Rrahmani. Dalla cintola in su, invece, pochissimi cambiamenti rispetto alla formazione tipo: Zielinski conserva il posto rispetto all’arrembante Cajuste mentre, ancora una volta, Politano la spunta su Raspadori per comporre il tridente offensivo con gli indispensabili Osimhen e Kvaratskhelia.
Tanto agonismo, poca lucidità
Visto che i tre punti in palio potrebbero valere parecchio nell’economia delle rispettive stagioni, approccio abbastanza conservativo da parte delle due squadre nei primi minuti, con i padroni di casa intenzionati a controllare maggiormente il possesso palla. Ci vuole un intervento preciso di Mario Rui per impedire a Kristensen di entrare nell’area azzurra ma nessuna delle squadre sembra in grado di conquistare per lunghi tratti il pallino del gioco. C’è spazio per un tentativo di rovesciata di Zalewski prima che il Napoli cerchi di rendersi pericoloso. Se Rrahmani ha qualche problema dopo aver respinto sull’incursione di Belotti, il Napoli rischia grosso in contropiede: palla recuperata e Lukaku che si invola verso la porta di Meret. Il belga fa a sportellate ma non passa, scaricando poi per l’accorrente Bove: gran tiro il suo che sorvola di non molto la traversa napoletana. Buon momento della Roma che sfiora il gol del vantaggio al 20’: incursione in area di Belotti che semina Rrahmani e crossa basso in area piccola. Bove ci arriva e sembra sicuro di poter segnare ma la sua deviazione è bloccata da un ottimo intervento di Meret. Il portiere azzurro è poi costretto ad uscire dalla sua area per sventare un pericoloso passaggio verso Lukaku ma i padroni di casa sembrano in grado di controllare senza grossi problemi il Napoli.
Preoccupazione per Mazzarri al 24’ quando, dopo un contrasto, Di Lorenzo cade male ed è costretto a lasciare il campo dolorante: vista la coperta molto corta in difesa, una tegola davvero pesante per il tecnico toscano. Nonostante l’inferiorità numerica momentanea, gli ospiti resistono al forcing della Roma. Il capitano riesce a rientrare in campo ma il canovaccio della partita rimane lo stesso: partenopei che controllano, capitolini decisamente più pericolosi in ripartenza. Fase molto nervosa della partita, con qualche polemica quando al 35’ Osimhen cade in terra in piena area dopo quel che sembra un colpo al volto. L’incidente sembra del tutto casuale ma è sufficiente per surriscaldare gli animi e guadagnare ad entrambi i tecnici un giallo nel giro di pochi minuti. Nel finale del primo tempo il Napoli alza il baricentro, approfittando di una Roma un po’ a corto d’ossigeno ma, a parte un momento di panico su una rovesciata di Osimhen in area piccola, non impensieriscono mai Rui Patricio. Si va negli spogliatoi sullo 0-0 ma con un Napoli che è sembrato crescere molto nel finale.
Napoli in 9, Pellegrini-Lukaku gol
Nessun cambio per entrambe le squadre durante l’intervallo ma è ancora il Napoli a sembrare più in palla, costringendo spesso i difensori capitolini ad usare le maniere forti. Dopo i primi cinque minuti quasi in apnea, l’undici di Mourinho riesce a rompere l’assedio e presentarsi dalle parti di Meret, pressando alto la retroguardia partenopea. La pressione giallorossa produce solo un tiro dalla distanza di Zalewski respinto da Di Lorenzo ma non è che il Napoli riesca ad andare molto oltre ad uno sterile possesso palla. Il primo squillo di un Kvaratskhelia molto in ombra arriva solo al 54’ con un tiro da fuori area, facile preda di Rui Patricio: la vera notizia è che Lobotka accusa un problema muscolare a cenrocampo, venendo subito sostituito da Cajuste. Un paio di minuti dopo è Zalewski a rimanere a terra dopo un pestone di Anguissa, scatenando la rabbia di Mourinho a bordo campo. Il signor Colombo è costretto a sventolare parecchi cartellini per mantenere sotto controllo una partita che rischia di incattivirsi non poco. Il fatto che cambia il volto della partita avviene durante un’innocua azione a centrocampo, quando tra Zalewski e Politano volano le scintille: il giovane italo-polacco prende per la maglia il nazionale azzurro, che reagisce provando a rifilargli un calcio. Il signor Colombo era vicino ed estrae il rosso diretto per il fallo di reazione.
Quando la Roma, nonostante la superiorità numerica, fatica molto a superare l’ordinata difesa ospite, Mourinho decide che è il momento di giocarsi il tutto per tutto: fuori Paredes, Zalewski e Belotti, spazio a Pellegrini, El Shaarawy ed Azmoun. Il maggior peso in termini di fantasia e tecnica dovrebbe rendere la vita più facile agli uomini di Mourinho che però riescono ad essere pericolosi solo con tiri da fuori area. Alla fine, però, la costanza della Roma viene ripagata: azione insistita di Azmoun in area ma il suo tiro viene ribattuto, come quello successivo di El Shaarawy. Quando la sfera si trova dalle sue parti, Pellegini mette una girata al volo che lascia zero speranze a Meret: 1-0 Roma, per la gioia del pubblico di casa. La reazione dell’undici di Mazzarri tarda un po’ ad arrivare ma, alla fine, per poco non è Di Lorenzo a deviare di testa una punizione dal limite di Zielinski. Mazzarri richiama Mario Rui per dare una decina di minuti a Zerbin per provare almeno a riacciuffare il pareggio. Con i partenopei sbilanciati, si aprono spazi interessanti per i contropiedi giallorossi, che per poco non riescono a crearsi una palla gol sulla ripartenza guidata da Lukaku.
Il Napoli ha il merito di non mollare ma, alla fine, è tradito dall’eccesso di foga di uno dei suoi protagonisti più attesi: al limite dell’area della Roma Osimhen prova a riprendersi un pallone su El Shaarawy ed esagera, rimediando il secondo giallo. L’ariete nigeriano non ci sta e perde la testa uscendo dal campo. Con il Napoli in 9, Mazzarri è costretto a cambiare tutto per evitare il tracollo: fuori Juan Jesus, Zielinski e Kvaratskhelia, spazio a Natan, Gaetano e Raspadori per gli ultimi assalti disperati dei partenopei. La Roma sfiora il gol nel finale mentre Mazzarri ha un’altra pessima notizia nel recupero, quando Natan si fa male alla spalla cadendo. Alla fine, però, la diga partenopea crolla: sull’ennesima ripartenza, il batti e ribatti fa finire la sfera dalle parti di Romelu Lukaku che stavolta non sbaglia, chiudendo definitivamente i conti. Non c’è tempo per altro, all’Olimpico finisce 2-0 per la Roma. Che le polemiche sotto l’albero di Natale abbiano inizio.
Il tabellino
ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen (74’ Celik), Cristante, Paredes (70’ Pellegrini), Bove, Zalewski (70’ El Shaarawy); Lukaku, Belotti (70’ Azmoun). Allenatore: José Mourinho
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (88’ Natan), Mario Rui (80’ Zerbin); Anguissa, Lobotka (55’ Cajuste), Zielinski (88’ Gaetano); Politano, Osimhen, Kvaratskhelia (87’ Raspadori). Allenatore: Walter Mazzarri
Marcatori: 76’ Pellegrini (R), 90+5’ Lukaku (R)
Ammoniti: 27’ Paredes (R), 28’ Mario Rui (N), 31’ Kristensen (R), 37’ Cristante (R), 60’ Belotti (R), 61’ Juan Jesus (N), 66’ Zalewski (R), 73’ Osimhen (N), 80’ El Shaarawy (R), 90+4’ Azmoun (R)
Espulsi: 65’ Politano (N), 85’ Osimhen (N)
Arbitro: Andrea Colombo (Como)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.