Il portiere dell'Udinese Maduka Okoye è finito sotto inchiesta dalla Procura di Udine per scommesse illegali. Lo rivela questa mattina il Messaggero Veneto, secondo cui il numero uno dei friulani avrebbe puntato su una sua ammonizione in occasione di Lazio-Udinese dell'11 marzo 2024. Con Okoye sarebbe indagato anche un imprenditore quarantenne, Diego Giordano titolare di una pizzeria frequentata spesso dai calciatori bianconeri. L’accusa nei confronti dei due indagati è quella di truffa. Da quanto è emerso potrebbe esserci stato un accordo verbale tra le parti siglato al ristorante, poi finalizzatosi in uno dei punti scommesse della città qualche giorno prima della partita.
A far scattare l’indagine è stata una segnalazione giunta dalla Sisal, che attraverso un suo algoritmo avrebbe riscontrato un flusso anomalo di giocate sulla partita dell'Olimpico. Durante la sfida, Okoye venne effettivamente ammonito al diciannovesimo minuto della ripresa per perdita di tempo con l'Udinese in vantaggio 2-1. "Un gesto normale per guadagnare qualche minuto - si legge sul Messaggero Veneto -, ma diventato sospetto per il flusso di denaro importante su quel cartellino". L'ammonizione preoccupò non poco l'allenatore Gabriele Cioffi, il quale mandò subito un proprio collaboratore dietro la porta, per tenere calmo il portiere, in modo che non rischiasse ulteriori provvedimenti da parte del direttore di gara, mancando quasi mezz'ora alla fine del match.
"Il mio cliente è sereno, al momento opportuno forniremo tutti i chiarimenti del caso. La questione è piuttosto delicata", sono le parole dell’avvocato di Okoye, Maurizio Conti, al quotidiano veneto. Intanto la procura della Figc, guidata da Giuseppe Chiné ha già aperto un'inchiesta. A quanto pare sarebbe stata infatti proprio l'organo di giustizia sportiva a informare mesi fa la procura di Udine alla quale ora ha richiesto gli atti per potere andare avanti nella la propria indagine. Se le accuse venissero confermate, Okoye rischia una pesante squalifica in ambito sportivo, non inferiore ai 4 anni e con l’ammenda in misura non inferiore ad euro 50mila euro.
Il portiere non gioca dallo scorso primo dicembre (contro il Genoa): da oltre un mese è indisponibile per una lesione al polso, che lo ha costretto all’operazione. Nel frattempo l’Udinese resta alla finestra, in attesa che vengano chiariti i contorni di questa vicenda.
Bisognerà capire infatti se ci siano altri giocatori coinvolti, se qualcuno fosse informato (rischiano una senzione per mancata denuncia, ovvero la squalifica non inferiore a un anno e una multa di non meno di 30mila euro) e se episodi simili siano avvenuti anche prima o dopo la partita contro la Lazio.
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