Atalanta, colpo dal sapore di Champions

Zappacosta e Hojlund firmano la vittoria in casa della Lazio. La squadra di Sarri tradita da Immobile. Due punti in tre gare e ora fuori dalle prime 4 posizioni

Atalanta, colpo dal sapore di Champions

Roma - Una sconfitta dolorosa almeno quanto una seduta dal dentista. L`allenatore della Lazio Sarri aveva avvertito dei pericoli della gara con l`Atalanta, prendendo in prestito il paragone fatto in passato da Guardiola sulla Dea. Se poi aggiungiamo che Gasperini non aveva digerito la lezione subita dal collega biancoceleste all`andata, ecco spiegato il colpo bergamasco con lo stesso punteggio del match di ottobre. La Dea all`Olimpico non perde contro la Lazio da sei anni - unica eccezione la finale di Coppa Italia - e con questo successo riscrive ancora le gerarchie nella corsa alla Champions.

In una notte l`Atalanta si ritrova proiettata dal sesto al terzo posto, seppure in coabitazione con Roma e Milan. Immediata la risposta al ko in casa del Sassuolo che poteva lasciare il segno su una formazione che propone meccanismi perfetti e che ha individualità giovani, ma già di grande personalità (vedi l`Hojlund che a metà ripresa blinda il match con un gol sotto porta).

Per la Lazio la conferma del periodo no - due punti in tre gare - quasi a voler dare ragione a Sarri, che non appare convinto di avere un organico degno della destinazione Champions («per stipendi e fatturato non siamo fra le prime quattro», così alla vigilia il tecnico delle Aquile). Sta di fatto che da ieri è la squadra biancoceleste a inseguire, consapevole poi di avere un calendario che la opporrà in trasferta a Napoli, Inter e Milan.

Il settimo blitz esterno dell`Atalanta si palesa già agli albori di un match divertente e giocato a buon ritmo con l`approccio determinato della squadra di Gasp. Provedel è chiamato a fare gli straordinari in almeno in tre occasioni e quando il portiere di casa è aiutato dalla traversa sul tiro di Lookman, si capisce che il gol è nell`aria. Così è Zappacosta a rompere l`equilibrio con un pregevole destro che si infila all`incrocio dei pali.

La Lazio paga la cattiva serata del rientrante Immobile (un tiro alle stelle da buona posizione e cinque gare a digiuno di gol, non gli capitava da due anni) e di molti dei suoi.

Zaccagni e lo stesso Immobile, quando inquadrano lo specchio, trovano la reattività di Musso. Vittoria meritata della Dea che apre ufficialmente la crisi della Lazio, fermatasi al 4-0 al Milan e fischiata dai suoi tifosi alla fine.

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