Bergomi: "Ecco cosa deve fare l'Italia per arrivare in fondo agli Europei"

Intervista all'ex grande difensore e bandiera dell'Inter, campione del mondo con Nazionale italiana nel 1982

Bergomi: "Ecco cosa deve fare l'Italia per arrivare in fondo agli Europei"

Ottavi di finale alle porte per l'Italia di Luciano Spalletti che affronterà la Svizzera di Murat Yakin questa sera alle ore 18 all'Olympiastadion di Berlino. In esclusiva per ilgiornale.it Giuseppe Bergomi, ex grande bandiera dell'Inter e voce delle partite della Nazionale di calcio italiana insieme a Fabio Caressa su Sky Sport, ha toccato diversi temi tra cui l'imminente sfida contro i rossocrociati, di cosa devono fare gli Azzurri per passare il turno ed arrivare fino in fondo al torneo e molto altro ancora. La sfida tra Italia e Svizzera sarà visibile anche su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW.

Contro la Svizzera che partita si aspetta da parte dell'Italia?

"Ci aspetta una partita tosta nel senso che gli svizzeri sono ben organizzati, fanno un'ottima pressione perché lavorano bene a centrocampo e sono una squadra coraggiosa. Dovremmo essere bravi ad uscire dalla loro pressione e bisogna stare attenti alla velocità degli attaccanti. Ora non so chi farà giocare Yakin che li ha ruotati un po' tutti, ma la loro caratteristica migliore è questa pressione alta che fanno con coraggio. Freuler e Xhaka sono davvero bravi, il primo è di scuola Gasperini uno e un po' di Thiago Motta quest'anno, Xhaka invece detta i tempi ed è davvero bravo. Dietro hanno Akanji che è forte. Bisognerà stare molto attenti".

Partiamo da favoriti o contro gli elvetici sarà una battaglia alla pari?

"Tre anni fa all'Europeo gli abbiamo battuti facilmente, ma questo non vuol dire visto che poi ci hanno eliminato dai Mondiali. Dico che noi partiamo favoriti per storia, tradizione, cultura calcistica, queste cose non danno dei vantaggi reali in campo ma dobbiamo far pesare questa cosa. La partita sarà equilibrata ma dobbiamo far pesare la storia dell'Italia".

Il sorteggio e gli accoppiamenti sono stati benevoli con l'Italia e gli unici veri pericoli sulla strada dei ragazzi di Spalletti, sulla carta, sono Inghilterra e Olanda. Possiamo arrivare in finale?

"Sai, noi abbiamo fatto il nostro nel girone, la Spagna ha meritato di vincerlo per come ha giocato e noi siamo passati a sette secondi dalla fine altrimenti saremmo rimasti fuori. Se la Francia e il Belgio avessero fatto la loro parte avremmo incrociato anche loro. Noi non dobbiamo sprecare quello che siamo riusciti ad ottenere al 98' della sfida contro la Croazia. Siamo in una parte di tabellone che per come giocano le squadre vanno bene per il gioco dell'Italia. La parte del tabellone è la migliore, ma non diciamolo a Spalletti se no si arrabbia (sorride; ndr). L'Inghilterra, nel caso passassimo contro la Svizzera, hanno una bella squadra ma a fine stagione gli inglesi arrivano sempre più stanchi rispetto agli altri per i tanti impegni che hanno durante l'anno. Sono stanchi e un po' condizionati dal modulo. Possiamo dire che siamo parte del girone favorevole".

Cosa non ha funzionato nel girone o cosa poteva fare di diverso l'Italia?

"Penso che l'Italia abbia fatto un buon primo tempo contro l'Albania, perché è andata sotto subito e i ragazzi hanno poi sviluppato trenta minuti di calcio dominante, quello che aveva in mente Spalletti. Questo ha forse condizionato la squadra e, nell'affrontare la Spagna, abbiamo tentato di metterci alla pari ma dopo dieci minuti si è capito che non era possibile e i correttivi nel secondo tempo non sono stati adeguati perché non hanno prodotto risultati. Contro la Croazia dico che nel primo tempo l'azione più pericolosa l'abbiamo avuta noi con Bastoni, poi ci sono stati il rigore e il gol preso poco dopo e la partita si è messa male anche se non meritavamo di essere sotto. Non abbiamo giocato bene ma penso che sia giusto che siamo passati noi perché anche i croati non hanno fatto tanto per vincere. Vero è che possiamo adottare più moduli ma dovremmo avere le idee più chiare per dare certezze ai giocatori. Stiamo cambiando tanto, questa squadra deve essere più spensierata, essendo anche mediamente giovane vedo dei calciatori che in alcuni frangenti sembrano frenati da qualcosa".

Spalletti è parso un po' nervoso al termine delle sfide contro Spagna e Croazia. Sta facendo il massimo con le risorse a sua disposizione o poteva e doveva fare meglio nel girone?

"Avendo convocato dieci difensori nella sua testa aveva l'idea di giocare con una difesa a tre ma alla fine poi devi andare con le tue idee di calcio e lui sente il calcio con la difesa a quattro e non a tre. Magari ora giocherà a tre, sia chiaro, ma lui vuole esprimere la sua idea di gioco. Nel calcio più giochi insieme meglio è ma in nazionale non è possibile e devi farti trovare pronto in poco tempo. C'è un mezzo blocco Inter ma sono tutti difensori, non giocatori offensivi. Il suo nervosismo, forse, deriva dal fatto che vorrebbre proporre qualcosa di diverso ma non ci sta riuscendo al momento".

Su chi bisognerà puntare in questa fase ad eliminazione diretta?

"Barella su tutti, sempre, non lo toglie mai, lo utilizza in più posizioni. Poi dovrà fare una scelta sul centravanti, io non mi focalizzo se fa gol o no ma bisogna capire chi è più utile tra Retegui e Scamacca, dentro area di rigore meglio uno, per mandare in porta gli altri meglio l'altro. L'uomo da puntare sempre è Barella, Bastoni che manca, anche Calafiori, e si dovrà fare quel lavoro di impostazione. Non so che dire su Zaccagni, se sia giusto farlo partire subito sulla spinta di quanto fatto contro la Croazia, o meno. Magari potrebbe essere come Totò Schillaci e Paolo Rossi, perché uno contro uno se la cava bene, la porta la vede e forse si potrebbe puntare su di lui".

Dall'altra parte del tabellone ci sono tutte le big di questo Europeo, chi vede come favorita per arrivare fino alla finale?

"Alla fine penso che ci arriverà la Francia, non lo so perché ma i francesi come qualità e profondità di rosa distaccano le altre. Poi loro, solitamente, fanno meglio ai Mondiali piuttosto che gli Europei dove ogni tanto si incartano. Sono però talmente forti in tutti i ruoli che possono alternare tanti giocatori. Se dovessi valutare la bellezza del gioco direi Spagna, mentre anche l'Austria che è dalla nostra parte del tabellone sta facendo bene. Bisogna anche tenere contro della Germania padrona di casa. Ma se proprio devo dirne una dico Francia".

Degli azzurri chi l'ha stupita in positivo e in chi in negativo?
"Calafiori su tutti. Bisogna sottolineare quello che sta facendo perché interpreta il ruolo in maniera impeccabile, poi in fase difensiva ha fatto l'autorete contro la Spagna e sull'ultima palla contro l'Albania si è fatto trovare impreparato ma sta giocando ad alti livelli, In negativo direi che sta soffrendo un po' troppo Di Lorenzo perché l'ho sempre elogiato in questi anni ma capitano periodi difficili. Penso faccia comunque bene Spalletti a dargli fiducia."

Domanda secca: contro la Svizzera passiamo il turno?

"Sì".

L'Italia può ripetere l'exploit e confermarsi campione d'Europa. Scommetterebbe un euro sugli azzurri?

"Su questa cosa non so... poi un euro lo scommetto eh (ride; ndr). Per farlo dobbiamo elevare un po' tanto il livello di gioco. Con Mancini tre anni fa partivamo da un'altra base, non perdevamo da tante partite, c'erano altri giocatori come Chiellini, Bonucci, Verratti, Berardi, Insigne.

C'erano altri giocatori, più pronti, poi è vero che anche in quella circostanza il centravanti faceva fatica ma c'erano altri giocatori. Jorginho più giovane, Barella che faceva un altro ruolo più da incursore. Comunque dico che per arrivare in fondo e ripeterci dobbiamo elevare la qualità di gioco".

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