Dopo 60 anni d’attesa Bologna saluta il ritorno al top del calcio europeo con emozione ma, nonostante un dominio a tratti imbarazzante, esce dal campo con un solo punto. L’undici di Italiano schiaccia per quasi tutta la partita lo Shakhtar Donetsk, creando molte occasioni da rete ma senza trovare mai la zampata giusta. Considerato che, dopo solo 2 minuti, i rossoblu avevano già concesso un calcio di rigore, poi parato da Skorupski, un punto non è affatto da buttare ma la sensazione è quella di una grossa occasione persa. Specialmente nel secondo tempo, Fabbian e Castro sono andati più volte ad un passo dal vantaggio, trovando sempre o i guantoni di Riznyk o una deviazione. Comunque un debutto molto positivo quello degli emiliani, che avrebbero sicuramente meritato i tre punti.
Le scelte dei tecnici
Dopo le due finali di Conference League perse, Vincenzo Italiano debutta in Champions con una formazione decisamente offensiva ed il tridente Orsolini-Castro-Ndoye. Sulla mediana del suo 4-3-3, Moro preferito ad Aebischer, non al massimo, mentre davanti a Skorupski anche la linea difensiva è modificata, con Lucumì e Lykogiannis che partono titolari al posto di Erlic e Miranda.
L’undici ucraino arriva in un Dall’Ara carico a mille per il ritorno in Champions dopo ben 60 anni con alcune modifiche rispetto alle previsioni. L’ex tecnico del Twente Pusic decide di puntare su Pedro Henrique al posto di Azarovi sulla fascia sinistra. In avanti, invece, spazio al brasiliano Eguinaldo per una sinistra tutta verdeoro, mentre Sudakov potrà svariare.
Skorupski para un rigore, buon Bologna
L’inizio del Bologna sotto la pioggia battente è da incubo: dopo neanche due minuti Posch viene saltato e stende Eguinaldo in piena area. Nessun dubbio per l’arbitro norvegese, che indica immediatamente il dischetto: dagli undici metri si presenta il fantasista Sudakov, ma l’emozione gli gioca un brutto scherzo. Skorupski rimane gelido e riesce a parare a terra un rigore sicuramente non perfetto. Il Bologna è contratto, gestisce a fatica il giro palla e viene contenuto senza grossi problemi dall’undici ucraino, che sfrutta la velocità di Eguinaldo in contropiedi spesso pericolosi. Ci vogliono otto minuti prima di vedere un’azione offensiva degna di questo nome ma dopo un tiro di Orsolini murato, Moro esita un secondo di troppo prima di tirare e viene bloccato dalla difesa.
Lo spavento convince gli ospiti a rallentare il ritmo: prova ad approfittarne Ndoye sulla sinistra ma viene steso da Bondar, che si prende un giallo per il disturbo. Al quarto d’ora il Bologna inizia a macinare gioco e sfiora il vantaggio: azione fluida, assist invitante di Fabbian, Castro si tuffa di testa ma viene anticipato da Bondar. Dopo una pausa per problemi di comunicazione con il Var, salutata dai fischi del Dall’Ara, l’undici di Italiano sembra più quadrato, riuscendo spesso a bloccare i tentativi di ripartenza degli ucraini. Ancora molto bravo Ndoye sulla sinistra con un altro bel cross per l’accorrente Lykogiannis, anticipato però dall’uscita dell’attento Riznyk. Nonostante il campo pesante, il Bologna ci prova da fuori con Moro ma il suo tiro a giro non inquadra lo specchio. I campioni di Ucraina tornano a far girare il pallone ma pungono poco, con la retroguardia rossoblu molto attenta nelle chiusure.
Alla mezz’ora lo Shakhtar ci prova da calcio piazzato ma Skorupski capisce tutto, uscendo a valanga di pugno e rinviando: contatto fortuito con Sikan che resta a terra, venendo poi sostituito dal brasiliano Newertton. Il Bologna sembra più pericoloso ma trovare spazi nell’affollatissima area ucraina non è semplice: al 34’ Lucumì cerca una girata al volo in area ma viene murato da Matvijenko, sulla respinta ci prova Posch ma è un tiro da dimenticare. Partita molto frammentata, con Konoplya costretto a lasciare il campo dopo un contatto duro: a parte le galoppate di Ndoye sulla sinistra, gli attacchi dei padroni di casa s’infrangono sulla difesa ucraina. Gli otto minuiti di recupero vivono degli attacchi dei padroni di casa, come il tiro di Orsolini che si perde sul fondo. Gli ultimi minuti del recupero vedono un contropiede dei felsinei pericolosissimo: Orsolini per Ndoye, bel passaggio per Castro che controlla e tira in porta, trovando però la respinta di Riznyk.
È assedio ma il Bologna non passa
Al ritorno dagli spogliatoi, l’approccio dell’undici di Italiano è decisamente più propositivo e lo Shakthar è costretto ad arretrare progressivamente: nuovo cross di Ndoye che arriva in qualche modo a Fabbian, il cui mancino, però, è troppo debole. Tre minuti dopo è Lykogiannis a provare da distanza importante su calcio piazzato ma il tiro è facile preda di Riznyk. Due minuti dopo, però, il portiere ucraino rischia grosso: bella sponda di Moro per Fabbian che fa rimbalzare il pallone prima di scagliare un destro micidiale verso la porta: il portiere ucraino respinge col corpo ma l’undici ospite sta soffrendo tantissimo. Al 55’ Ndoye ruba un pallone a Tobias per provare il destro ma la difesa respinge sia il suo tiro che quello di Castro, da posizione molto angolata. Con lo Shakhtar ansioso di rompere l’assedio, ogni attacco apre il fianco alle ripartenze del Bologna, come al 60’, quando Castro azzarda un tiro dalla lunga distanza che colpisce l’esterno della rete. Italiano capisce che il momento è fondamentale e ne approfitta per operare i primi cambi: fuori Moro, Orsolini e Castro, spazio a Pobega, Iling-Junior e Dallinga.
L’ex juventino è subito pericoloso con una fuga sulla fascia ed un cross invitantissimo che, però, non trova compagni pronti a ribadire in porta. Il tema tattico della gara non cambia, con il Bologna ormai scatenato alla ricerca della prima rete in Champions League e di una vittoria che, considerati gli impegni dei felsinei, potrebbe essere importantissima. A parte qualche azione sporadica, come l’occasione di Zubkov salvata dall’intervento di Lucumì, si gioca principalmente nella metà campo ospite, con il pubblico bolognese a sostenere a gran voce i propri giocatori. Attorno al 77’ i due tecnici si giocano le ultime carte rimaste ma è sempre il Bologna a cercare con insistenza il gol. Nel finale Ndoye s’inventa un altro cross pericoloso, sventato dal portiere mentre all’88’ Posch riesce a mettere un gran pallone per Pobega: buono il suo colpo di testa ma poco preciso. In pieno recupero è Iling-Junior a piazzare un cross spiovente dalle parti dell’ex rossonero, che non ci arriva per poco. Non c’è tempo per altro, al Dall’Ara finisce 0-0.
Il tabellino
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumi, Lykogiannis (77’ Miranda); Moro (64’ Pobega), Freuler, Fabbian (77’ Urbanski); Orsolini (64’ Iling-Junior), Castro (64’ Dallinga), Ndoye. Allenatore: Vincenzo Italiano
SHAKHTAR DONETSK (4-3-3): Riznyk; Konoplya (40’ Tobias), Bondar, Matvienko, Pedro Henrique; Bondarenko (79’ Stepanenko), Kryskiv, Sudakov (79’ Traoré); Zubkov (79’ Gomez), Sikan (34’ Newertton), Eguinaldo. Allenatore: Marino Pusic
Marcatori: -
Ammoniti: 2’ Posch (B), 11’ Bondar (S), 57’ Castro (B), 83’ Stepanenko (S), 87’ Gomez (S)
Espulsi: -
Arbitro: Rohit Saggi (Norvegia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.