Bove choc! Torna la paura

Edoardo crolla a terra. La corsa in ospedale e il sospiro di sollievo

Bove choc! Torna la paura
00:00 00:00

Tanta paura, ma fortunatamente nessun dramma. Alle 20.26, poco oltre l'ora in cui sarebbe dovuta finire la partita contro l'Inter, arriva il comunicato rassicurante della Fiorentina: «Edoardo Bove è ricoverato in sedazione farmacologica nel reparto di terapia intensiva terapia intensiva dell'ospedale di Careggi e i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio. Sarà rivalutato nelle prossime 24h».

Edoardo Bove, 22 anni, crolla a terra al 16esimo minuto di Fiorentina-Inter, ferma allo 0-0 di partenza. Il gioco in quel momento era interrotto e gli animi in campo erano accesi perché era stato appena annullato un gol a Lautaro Martinez. Al 9', lo stesso Bove era stato protagonista di uno scontro di gioco in area viola con Dumfries (colpo al torace), per conseguenza del quale ha dovuto cambiarsi la maglietta. Poco oltre, la grande paura. Bove ha avuto un giramento di testa e si è chinato una prima volta su se stesso, al punto che sembrava si fosse piegato per sistemarsi le stringhe degli scarpini. Poi si è rialzato, malfermo sulle gambe, ha fatto qualche passo ed è crollato a terra: le drammatiche immagini tv mostrano per alcuni istanti un paio di sussulti del corpo e lo sguardo fisso e vitreo di chi ha perso conoscenza. Una prima ricostruzione parla di crisi epilettica che avrebbe causato il malore con arresto cardiaco in campo.

Il suo compagno Cataldi è il più lesto a intervenire e gli estrae la lingua dalla bocca, con una lucidità straordinaria (come Kjaer con Eriksen all'Europeo). Lo aiuta Barella, alzando la testa di Bove per facilitare l'operazione. Gosens si stende a terra e chiama a gran voce il compagno, nel tentativo di rianimarlo. Entrano in campo anche medici e paramedici. In pochi istanti, tutti i giocatori delle 2 squadre, riserve e personale compresi, formano un cordone intorno a Bove, per nasconderlo ai 22 mila spettatori e alle telecamere. L'ambulanza è a bordo campo, come da regolamento, e c'è chi vorrebbe che entrasse per accelerare i tempi. Colpani, Adli, Dodò: molti giocatori cominciano a piangere. Kean è impietrito. Bastoni consola Comuzzo in lacrime. Dimarco e Ranieri sbraitano contro l'autista dell'ambulanza, che però ha ricevuto l'ordine di non entrare in campo. I barellieri lo trasportano correndo verso il mezzo di soccorso. Anche l'arbitro Doveri è scosso. In pochi secondi è passato dallo spiegare a Inzaghi perché aveva annullato il gol di Lautaro (palla già fuori, prima del lancio di Dumfries) a sospendere la partita per il malanno di un ragazzo che in quel momento fa davvero temere il peggio.

Tre minuti dopo essere crollato a terra, Bove è in ambulanza. Respiro e battuto cardiaco sono autonomi. All'ospedale di Careggi arriva cosciente. Sullo stadio resta la paura, i giocatori tornano negli spogliatoi, la partita è ovviamente sospesa, ma il pubblico resta ancora sugli spalti, almeno fin quando anche lì arriva la notizia che Bove respira ed è cosciente. I medici sottopongono Bove a tutti gli esami necessari. il ragazzo non è in pericolo di vita. In tribuna c'erano papà, zio e fidanzata di Bove, che arrivano subito a Careggi. Con loro il dg Ferrari e il ds Pradé. Poco dopo, Palladino e i primi giocatori, dal capitano Biraghi a tutti gli altri. Il presidente Marotta esprime la vicinanza dell'Inter. «Siamo una comunità e un evento come questo azzera le differenze».

Al recupero della partita non pensa nessuno, oggi non si può fare perché mercoledì la Viola gioca in Coppa Italia. Se ne riparlerà a febbraio, se gl'impegni europei delle due squadre lo permetteranno (se evitano i playoff delle coppe, almeno 2 date libere).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica