Cristiano Ronaldo è ancora in cerca di una squadra dopo la risoluzione, consensuale, del contratto con il Manchester United per le sue parole al vetriolo contro club e allenatore. Il portoghese, però, ha le idee ben chiare su cosa pretenderebbe da una sua ex squadra, la Juventus: i 20 milioni di euro, 19,9 milioni di euro per la precisione, di quella famosa scrittura privata che ha indotto la Procura Federale di Torino ad indagare. Questa indiscrezione rilanciata dal Corriere della Sera.
Nel mirino dei pm ci sono diverse operazioni messe in atto dal club di Corso Galileo Ferraris, anche se la cosa più importante su cui ci si sta concentrando sono quei 19,9 mlioni di euro dovuti dalla Juventus a Cristiano Ronaldo in quella famosa scrittura privata che doveva rimanere segreta ma che è invece saltata fuori inguaiando il club bianconero. Il portoghese, tra l'altro, non avrebbe intenzione di rinunciare a quella cifra ed è pronto a far valere i suoi diritti battendo cassa.
Situazione delicata
L'inchiesta che sta investendo la Juventus diventa sempre più grande giorno dopo giorno. Nel mirino della Procura di Torino ci sarebbero anche altre operazioni messe in atto dalla società bianconera, con alcuni contratti nascosti e debiti fuori bilancio che stanno aggravando la situazione del club del Corso Galileo Ferraris. Le dimissioni repentine e inaspettate di tutto il cda bianconero, avvenuto nella giornata di lunedì 28 novembre, hanno generato un vero e proprio terremto anche perché sono arrivate con un bilancio non ancora approvato e con un extradebito di almeno 34 milioni di euro su cui i pubblici ministeri stanno indagando.
Gli investigatori, inoltre, hanno scoperto anche degli accordi "segreti" e mai depositati in Lega, sulla cessione di calciatori con diritto di recompra, come nel caso dell'attaccante Cerri con il Cagliari che fruttò 8 milioni di euro di plusvalenza subito a bilancio. L'opzione di recompra, era ipotetico e dunque quel "guadagno" non era da contabilizzare come è stato invece fatto in anticipo.
Un altro affare finito nel mirino dei pm è quello con l'atalanta per lo scambio Romero-Demiral: sono i 7 milioni di euro mai messi bilancio con l'ormai ex ad Maurizio Arrivabene che in una intercettazione disse: "Sappiamo quanto dobbiamo all'Atalanta". Un debito "nascosto" prima che l'argentino fosse poi venduto dall'Atalanta al Tottenham per 50 milioni di euro. Inoltre, anche l'affare Dejan Kulusevski è finito nel mirino della Guardia di Finanza.
Secondo gli inquirenti, inoltre, le plusvalenze contabilizzate dalla Juventus nei bilanci degli ultimi tre anni ammontano a circa 323 milioni di euro, con le analisi delle singole transizioni che avrebbe evidenziato la ricorrenza
di manifesti profili di anomalia. Ora, con un nuovo cda, un nuovo presidente e un nuovo direttore generale servirà dare spiegazioni in merito ad una situazione difficile ed intricata che ha coinvolto la società bianconera.
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