I punti chiave
Il miracolo del Sergente Conceição in quel di Riyadh non si ripete in campionato. Il Milan campione di Supercoppa prova a continuare la festa al Meazza ma ha grossi problemi a piegare il rognoso Cagliari di Nicola. Dopo un primo tempo senza grandi occasioni, i rossoneri trovano il vantaggio grazie alla combinazione Pulisic-Morata che vale la quarta rete dell’avanti spagnolo ma la gioia dei rossoneri dura davvero poco.
Pochi minuti dopo, infatti, un innocuo tiro da fuori di Zortea si trasforma nel pareggio grazie ad un errore madornale di Maignan. Il Milan si rovescia in avanti ma trova sulla sua strada un maestoso Caprile, che nega più volte il 2-1 ai padroni di casa. Alla fine i rossoneri gettano al vento una preziosa occasione per recuperare terreno nei confronti di Lazio e Juventus, bloccate rispettivamente da Como e Torino. Vediamo come si sono comportati i protagonisti di Milan-Cagliari nelle nostre pagelle.
MILAN (4-2-3-1)
Mike Maignan 4 – Prima mezz’ora al limite della sonnolenza, per poi essere costretto ad una super-parata sul tiro da fuori di Felici. Disastroso, però, l’errore sull’innocuo tiro da fuori di Zortea che costa due punti al Milan.
Davide Calabria 6 – Più utile in avanti che in fase di copertura ma in difesa, quando il Cagliari spinge, soffre abbastanza la dinamicità di Felici. Gara comunque sufficiente, anche se per poco.
Dal 62’ Alejandro Jiménez 6,5 – Il talentino spagnolo gioca con la sua solita voglia e personalità, combinando sempre meglio con Pulisic. Bello il cross per Abraham al 78’.
Malick Thiaw 6 – Il gran filtro fatto dalla mediana rende la vita più semplice ai centrali lombardi ma il tedesco ogni tanto è un po’ ruvido.
Fikayo Tomori 6 – Pochi grattacapi per il centrale inglese fino alla mezz’ora, quando il Cagliari si fa più pericoloso. Poco impegnato nel finale di partita.
Theo Hernandez 6,5 – Sfortunato da fuori quando prima una deviazione poi Caprile gli negano la gioia del gol. Passo indietro rispetto alla Supercoppa ma molto meglio che nelle ultime uscite.
Yunus Musah 6,5 – Qualche disattenzione di troppo sulla mediana ma comunque gioca una partita solida, senza troppe sbavature. Prezioso quando il Milan si rovescia in avanti nella ripresa.
Dal 62’ Tammy Abraham 4 – Partita da dimenticare per l’avanti inglese. Nel giro di due minuti prima spreca il delizioso cross di Jiménez, poi un vero e proprio rigore in movimento.
Youssouf Fofana 6,5 – Le sue sponde sono preziose, oltre ai tanti recuperi sulla mediana. Nel secondo tempo è inarrestabile quando punta con più decisione la porta. Finisce la benzina nel finale.
Christian Pulisic 7 – Marcato stretto dalla difesa che non gli impedisce di fornire palloni deliziosi o cercare la porta. Dopo la traversa al 46’ è ancora pericoloso ma poco aiutato dai compagni
Tijjani Reijnders 6,5 – Sempre pericoloso quando galleggia vicino all’area sarda ma preferisce cercare l’uno contro uno per creare lo scompiglio nella difesa. Svanisce dal campo nel finale.
Rafael Leão 6 – Inizia benissimo, indovinando alcuni passaggi molto insidiosi e muovendosi molto per mandare in confusione la difesa ospite. Da lì in avanti è un po’ opaco.
Dall’87’ Bob Murphy Omoregbe 6 – Bella intuizione di Conceição, visto che il talentino del Milan Futuro va sul fondo mettendo un invitantissimo cross in pieno recupero.
Alvaro Morata 6 – Nel primo tempo lavora più per i compagni. Nella ripresa prima impegna, poi batte Caprile dopo il palo di Pulisic. Confusionario nel finale, come il resto del Milan.
Sergio Conceição 6 (allenatore) – Il suo Milan parte forte ma giocando in maniera troppo prevedibile. Dopo il brivido sul tiro di Felici, la rete di Morata sembra mettere in discesa la gara ma i rossoneri si fanno prendere in contropiede da Zortea. I rossoneri attaccano in maniera furiosa ma poco lucida, confermando tutti i problemi visti nell’ultimo periodo dell’era Fonseca.
CAGLIARI (4-2-3-1)
Elia Caprile 8 – Molto attento come al solito il portiere dei sardi: se nel primo tempo non è costretto a parate complicate, nella ripresa tiene a galla il Cagliari quasi da solo.
Gabriele Zappa 6,5 – Se il Milan non crea vere e proprie palle gol nel primo tempo è in buona parte merito suo. Provvidenziale nella ripresa nell’anticipare Morata in piena area.
José Luis Palomino 5,5 – L’argentino è il cuore e l’anima della difesa rossoblu ma nella ripresa si perde Morata sull’1-0, confermando quanto sia difficile sostituire Yerry Mina.
Dal 77’ Mateusz Wieteska 5 – Gara certo non memorabile quella del polacco, che rischia di combinarla subito grossa in piena area. Meno male che ci pensa Caprile a toglierlo dall’imbarazzo.
Sebastiano Luperto 6 – Un primo tempo di sacrificio, passato in trincea per impedire ai rossoneri di passare. Nella ripresa qualche sbavatura ma, tutto sommato, una buona prestazione.
Adam Obert 6 – Soffre tanto la pressione dei rossoneri, facendo qualche errore di troppo. Migliora in precisione e fiducia col passare del tempo, pur senza fare sfracelli.
Antoine Makoumbou 5 – Al giocatore congolese non mancano corsa e voglia ma la sensazione è che contro l’ostica mediana rossonera servirebbe un giocatore più tecnico.
Dall’82’ Razvan Marin s.v.
Michel Adopo 6,5 – Dopo una prima mezz’ora scialba, la sua velocità gli è utile nel duello rusticano con Fofana. Meno efficace come difensore aggiunto.
Nadir Zortea 6,5 – Le poche volte che può esprimersi in avanti fa sempre vedere di cosa è capace. Approfitta della papera di Maignan per segnare ancora contro i rossoneri.
Nicolas Viola 5 – Dio solo sa cosa voleva fare nei primi minuti con quella strana girata. L’errore lo intristisce, visto che sembra evaporare dal campo.
Dal 64’ Alessandro Deiola 6 – Il sardo è chiamato da Nicola a tamponare la diga rossoblu dalla furia del Milan ferito. Fa discretamente il suo compitino.
Mattia Felici 7 – Quando trova spazi per scatenare la sua velocità crea parecchi grattacapi a Calabria. Ci vuole un super Maignan per negargli un gran gol. Esce per crampi dopo una gran gara.
Dall’82’ Tommaso Augello s.v.
Roberto Piccoli 6 – Ci mette una mezz’ora prima di ingranare e farsi vedere dalle parti di Maignan. Meglio nella ripresa, quando finalmente ha qualche pallone giocabile e si fa valere spalle alla porta.
Davide Nicola 6,5 (allenatore) – L’idea del Cagliari è semplice: parcheggiare l’autobus davanti alla porta e pungere in contropiede. Atteggiamento molto rinunciatario ma che il Milan soffre molto. Dopo il vantaggio dei rossoneri, i sardi hanno il merito di approfittare degli spazi concessi e pareggiare i conti in fretta.
Il punto, però, è in buona parte merito del partitone di Caprile.Francesco Fourneau 6 (arbitro) – Nonostante la chiamata all’ultimo momento per i problemi a Marchetti, il fischietto romano arbitra in maniera equilibrata una partita certo non complicata.
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