Il caso emblematico di Attilio Tesser

Attilio Tesser potrebbe essere un simbolo di un mondo in cui a una certa età si viene considerati non adeguati.

Il caso emblematico di Attilio Tesser
00:00 00:00

«Siamo un’azienda e lui non era al passo dei tempi». Cose che succedono quando il calcio non è più un gioco, e quando invece l’esperienza viene scambiata per vecchiaia. In realtà non succede solo nel calcio, e Attilio Tesser potrebbe essere un simbolo di un mondo in cui a una certa età si viene considerati non adeguati.

Il suo caso insomma è emblematico: 66 anni, specialista di promozioni, praticamente un guru della Serie C, dieci mesi fa fu cacciato dalla Triestina terza in classifica dopo un paio di sconfitte. Non contava che nel suo passato ci fosse la scalata dalla Lega Pro alla Serie A col Novara, che la Cremonese fosse tornata in B grazie a lui. «Non c’erano più le condizioni», disse allora la società alabardata che aveva speso un sacco di soldi e pretendeva di spiegargli che squadra schierare («non ha valorizzato i giovani», magari serviva un’influencer). E così l’Unione – come la chiamano i tifosi – è passata dalla lotta per la promozione a una eliminazione ai playoff.

Niente paura, però: in questo mondo di manager arrivano nuovi investimenti e un nuovo allenatore per tentare la scalata dalla C. A settembre si riparte: vittoria alla prima giornata ma poi tre pareggi nelle seguenti 14 partite, con ennesimo cambio tecnico mentre Tesser era ancora libro paga, eppure sempre fuori dai giochi. Sei punti in classifica, ultimi per distacco, alla fine la resa: Attilio viene richiamato, terzo tecnico in tre mesi, praticamente la mossa della disperazione. «Cosa dobbiamo fare per risalire? – spiega - Gruppo, e riempire l’area per fare gol». Roba semplice, insomma, la stessa che dieci mesi prima non era più un business plan.

In 5 partite con lui di nuovo in panchina la Triestina collezione un pareggio a Padova (con la prima in classifica), una vittoria con il Vicenza (secondo), poi altri 6 punti per un totale di 10 in 5 partite.

Ora la squadra, dopo il 3-0 contro la Clodiense, è terz’ultima in zona playout e lui, con la solita serietà e la bravura coltivata nel tempo, tiene la barra dritta: «Con la società ho chiarito tutto, continuiamo a lavorare». Diciamolo: se avesse l’età sarebbe un perfetto uomo azienda.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica