Rayan Cherki è un giovanissimo attaccante francese in forza al Lione, che potrebbe far gola all'Italia di Roberto Mancini. Il 19enne è nato a Pusignan, nel dipartimento del Rodano della regione Alvernia-Rodano-Alpi (Francia orientale) da genitori di origine algerina ed ha dunque doppia nazioanalità, che potrebbe però diventare tripla. Il calciatore, infatti, avrebbe origini italiane grazie ai suoi nonni paterni e sarebbe così finito nella lente di ingrandimento del commissario tecnico azzurro in cerca di punte in grado di fare la differenza, come dimostra la convocazione dell'oriundo Mateo Retegui.
Italiano grazie alla nonna
Rayan è nato e cresciuto in uno dei tanti sobborghi di Lione, nella Francia orientale, da due genitori di origini algerine ma le origini di suo papà potrebbero permettergli di ottenere il passaporto italiano: la nonna di Fabrice, infatti, veniva da Bari e si trasferì con i figli oltre le Alpi. Cherki è un classe 2003 e già tre anni fa, nel 2020, fu il primo del suo anno a debuttare in Ligue 1 con la maglia del Lione. Alla seconda gara da titolare trovò anche due gol e due assist nella gara di Coppa di Francia vinta 4-3 contro il Nantes.
Il profilo del giocatore
Ha iniziato a giocare a calcio da piccolo nel Saint-Priest e nel 2010, a soli 7 anni, è entrato nel Lione, facendo tutta la trafila delle giovanili del club e della nazionale francese. Il suo contratto scadrà nel 2024 ma il Lione ha un'opzione per rinnovare il contratto fino al 30 giugno del 2025. Rayan è un attaccante che predilige agire dietro una punta svariando anche sulle fasce. Molto bravo negli spazi stretti e nell'uno contro uno, nel 2020 è stato inserito nella lista dei migliori sessanta calciatori nati nel 2003, stilata dall'autorevole quotidiano inglese The Guardian.
Con il Lione, finora, ha giocato 55 partite mettendo a referto sei reti mentre con la maglia della Francia ha giocato con l'under 16, l'under 19 e l'under 21 gocando 12 presenze complessive condite da 6 reti. Nessuna convocazione con la nazionale maggiore da parte di Didier Deschamps che lo tiene però monitorato, così come la nazionale algerina che forse potrebbe permettergli di avere maggior spazio. In tutto questo, però, grazie alla nonna paterna che ha origini italiane, Roberto Mancini potrebbe riuscire a convincerlo ad accettare la "corte" della nazionale italiana.
La convocazione di Mateo Retegui, di chiare origini argentine, ha fatto tanto rumore tra i media ma anche tra diversi attaccanti azzurri che non hanno preso bene la chiamata dell'attaccante del Tigre che ha invece dimostrato di avere doti tecniche, fisiche e caratteriali per poter essere decisivo con la maglia dell'Italia.
Mancini si era lamentato della mancanza di punte titolari e soprattutto decisive, ecco perché Cherki, che è ancora molto giovane e con ampi margini di miglioramento, può diventare quel giocatore in grado di poter dare una mano ad una nazionale che ha tanto bisogno di gol pesanti e decisivi.
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