Chi vincerà il Mondiale? Le "paraffe" che distinguono Messi e Mbappé

I due campioni a confronto: l'analisi grafologica delle firme rivela le loro personalità. Che vinca il migliore

Chi vincerà il Mondiale? Le "paraffe" che distinguono Messi e Mbappé

Dalle firme di Lionel Messi (clicca qui) e Kylian Mbappé (clicca qui), fatte salve tutte le possibili riserve che si devono necessariamente fare, emerge che in ambedue si riscontrano le seguenti doti: volontà, determinazione e una buona dose di energia vitale che permette loro di sostenere con vitalità gli sforzi che il gioco del calcio impone e che la sfida tra i due “idoli” dei tifosi richiederà nella finale dei mondiali.

Le iniziali ben presenti in entrambi indicano grinta nel vivere il calcio come riscossa personale e realizzazione di sé. Di solito i cosiddetti “number one“, sono ragazzi che non solo sono dotati di un’energia vitale a garanzia di un buono stato psicofisico, ma anche di talenti particolari. Un dono innato che li rende unici.

Inoltre, la forte spinta ad investire nel gioco il talento creativo innato, fa nascere in loro una altrettanto forte ambizione, che li differenzia dagli altri, sia nella vittoria che nella sconfitta.

I due campioni Messi e Mbappè hanno firme apparentemente somiglianti, ma ciò che le differenzia sono le due paraffe, cioè quei tratti che attraversano da sinistra a destra tutta la firma, che appaiono diverse: in Messi essa è sopra il nome indicando il bisogno di protezione e quindi di essere in sintonia non solo con i compagni di squadra, ma con tutto lo staff. Mbappè, invece, pone la paraffa al di sotto dell’intera firma, quasi a sostenere nome e cognome, mettendo in luce una maggiore padronanza di sé.

Occorre dire che la firma, per lo studioso di scritture, rappresenta simbolicamente la paternità, ossia colui che può essere stato un esempio positivo, oppure, al contrario, può essere stato carente spingendo il figlio verso un vero e proprio riscatto sociale. È proprio questo bisogno di compensazione che dà a molti calciatori la forza per dare il meglio di sé, cercando di conquistare nel sociale e in particolare nella professione, in questo caso calcistica, un riscatto personale, mettendo a fuoco il proprio talento.

L’enfasi che il pubblico fa nella scelta non solo della squadra, ma anche del calciatore preferito, può rammentarci qualcosa di adolescenziale, dove le preferenze, le gelosie, le rivalità, le discussioni, le ansie e i litigi, conferiscono a tale gioco tanto amato, qualcosa di magico.

Chi sarà il vincente nella sfida mondiale? Questo la firma non lo può prevedere, anche se, mentre sto scrivendo, il mio cuore batte per il mio preferito!

Vinca, il migliore!

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