Udinese-Milan, partita sospesa (per cinque minuti). Cosa è successo

Maignan si è diretto negli spogliatoi per protesta contro i cori razzisti (a lui diretti). Il match è ripreso dopo cinque minuti di stop

Udinese-Milan, partita sospesa (per cinque minuti). Cosa è successo
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Cori razzisti all'indirizzo di Mike Maignan durante Udinese-Milan, partita valida per la 21ª giornata di Serie A. Il match è stato sospeso per cinque minuti e i giocatori rossoneri sono rientrati negli spogliatoi per supportare il compagno di squadra. L'episodio è avvenuto con il Milan in vantaggio 1-0 (in rete Loftus-Cheek). Pochi minuti dopo il rientro in campo è arrivato il pareggio dei bianconeri con Samardzic.

La ricostruzione

Durante la partita Maignan richiama l'attenzione dell’arbitro Maresca. Il direttore di gara si avvicina immediatamente al numero uno francese che gli dice qualcosa, Maresca poi si rivolge verso il quarto uomo, nell'incredulità generale. A fare chiarezza sul caso è il bordocampista di DAZN che svela l'accaduto: il portiere ha denunciato dei cori razzisti nei suoi confronti e dopo qualche minuto dagli altoparlanti dello stadio è arrivato il consueto avviso ai tifosi.

Dopo qualche minuto il Milan trova la rete del vantaggio grazie a Loftus-Cheek. Non passa neanche un minuto e Maignan non ne può più. Il portiere richiama ancora una volta l’attenzione dell’arbitro e gli fa capire che non è intenzionato a continuare. La partita si ferma e il Milan comincia a uscire dal campo. Il primo a uscire dal campo insieme al francese è il compagno di squadra Adli, ma ben presto sono tutti i giocatori rossoneri ad uscire dal terreno di gioco.

Una situazione bruttissima, dagli altoparlanti dello stadio arriva il consueto avviso ai tifosi di casa e stavolta a intervenire sono anche i giocatori e i dirigenti dell’Udinese che provano immediatamente a riportare la calma. Tutti i giocatori bianconeri a più riprese si avvicinano al giocatore del Milan per offrirgli la loro vicinanza mentre Pereyra prova anche a parlare con la curva bianconera per chiederla di smettere. Dopo qualche minuto Maignan e i suoi compagni di squadra tornano in campo e il match riprende con il quasi immediato pareggio di Samardzic.

Le reazioni

Il Milan, dai suoi profili social, non usa mezze misure:"Nel nostro sport non c'è assolutamente posto per il razzismo: siamo sconvolti. Siamo con te, Mike". Anche la Lega Calcio non fa mancare la propria voce:"La Lega Serie A condanna ogni forma di razzismo", il post su X. Cinque minuti di stop nel primo tempo con Maignan e il Milan che lasciano il campo. L’Udinese su X resta inizialmente vaga:"Il gioco è stato fermato per cinque minuti, ma siamo di nuovo in viaggio". Anche se poi il club friulano posta su Instagram il messaggio della Lega Calcio:"Keep racism out".

Intervenuto su Sky Sport nel post partita, Maignan ha parlato così a proposito di quanto è accaduto: "Nel primo tempo, quando sono andato a prendere il pallone dietro la porta, ho sentito i versi della scimmia e non ho detto nulla. Poi l'hanno rifatto, così ho chiamato il quarto uomo e ho spiegato cosa fosse successo. Così non si può giocare. Non è la prima volta, dobbiamo dare un messaggio importante. Un segnale".

Poi ha continuato: "Ora come ora non vorrei parlare con le persone che hanno fatto questo, non servirebbe a nulla. Per aiutare tutti i giocatori che subiscono quanto ho subito io, serve una punizione. Si tratta di ignoranti, devono stare a casa. I veri tifosi vengono allo stadio per tifare, queste cose nel calcio non possono succedere. Non volevo rientrare, il nostro è un grande club e abbiamo un grande gruppo.

Sono venuti tutti da me, e dopo siamo entrati in campo per vincere la partita. La risposta giusta era ottenere i tre punti. Ora come ora non guardo la classifica, andiamo avanti partita dopo partita. E' la seconda gara del girone di ritorno e sappiamo quanto è importante per noi".

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