Delle proposte indecenti in arrivo dall’Arabia ne abbiamo sentito parlare per tutta l’estate, magari scuotendo la testa di fronte a cifre che sembrano assurde. Magari, a qualcuno sarà anche venuta la curiosità di sapere se le spese pazze degli sceicchi riusciranno o meno a mettere in piedi delle squadre di calcio decenti. Per fortuna non toccherà fidarci dei resoconti degli amici smanettoni, visto che la Pro League saudita sbarca in chiaro sugli schermi italiani. La notizia, comunicata nella giornata di lunedì, arriva dalla Cairo Communication, che ha appena firmato un accordo biennale per trasmettere sui canali La7 e La7d le partite della Roshn Saudi League, nuova casa di un gran numero di talenti europei. A partire dal prossimo 14 agosto, quindi, potremo verificare coi nostri occhi se il salto nel vuoto riuscirà a conservare le capacità dei tanti campioni strappati a caro prezzo al Vecchio Continente.
Una partita alla settimana, basterà?
L’accordo tra i detentori dei diritti ed il gruppo mediatico torinese, non nuovo ad incursioni nel calcio magari meno prestigioso ma molto mediatico, non garantirà la trasmissione di tutte le partite del massimo campionato saudita, recentemente allargato a 18 squadre, ma solo della partita ritenuta più interessante di ogni giornata. Non è dato sapere al momento se sarà la lega araba a decidere quale partita mettere a disposizione di La7 o se sarà la redazione sportiva dell’emittente a scegliere. Nel comunicato si parla di “migliore partita prevista in calendario”, il che dice tutto e non dice niente. La Saudi Pro League inizierà giovedì 10 agosto 2023, con la sfida tra Al-Ahli e l’Al-Hazm, ma non sarà questa la partita trasmessa su La7: sembra quasi certo che la prima gara trasmessa in chiaro dovrebbe essere una delle quattro partite previste per il posticipo di lunedì 14 agosto.
La cosa potrebbe anche funzionare, visto che tre delle squadre più forti del campionato scenderanno in campo: alle 17, infatti, giocherà l’Al Hilal di Milinkovic-Savic e Koulibaly mentre alle 20 ci sarà forse la partita più intrigante della prima giornata, quella che vedrà l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo vedersela con l’Al Ittifaq. Molto dipenderà dalla scelta della gara ma comunque una partita alla settimana, magari in orari televisivamente interessanti, potrebbe soddisfare la curiosità di molti ed offrire qualche dritta ai "malati" di scommesse. A parte i costi, la qualità media di molte delle squadre della Pro League avrebbe reso improponibile trasmettere tutte le partite.
Più necessità che scelta
Fare la lista degli acquisti effettuati dalle squadre saudite, le cui casse sono state riempite dai petrodollari del fondo sovrano Pif, di proprietà della ricchissima famiglia reale saudita, sarebbe ridondante, visto che i media occidentali non hanno parlato di altro in questo calciomercato ma le ragioni per dedicare un paio di ore a questo ambizioso campionato non mancano. Le squadre top hanno infatti iniziato ad accumulare un buon numero di talenti in ogni posizione, abbastanza da rendere forse interessanti le partite di cartello. L’Al Nassr, infatti, dopo il colpaccio a dicembre che aveva portato Cristiano Ronaldo in Arabia, ha acquisito i servigi dell’ex nerazzurro Marcelo Brozovic, dell’ex Liverpool Sadio Mane e del promettente Seko Fofana. L’Al Hilal, oltre ai due ex di Napoli ed Inter, ha ingaggiato anche due solidi talenti come Ruben Neves e Malcom mentre l’Al Ittihad ha forse costruito la rosa più equilibrata: Fabinho in difesa, Diogo Jota e N’golo Kanté al centrocampo e il Pallone d’oro Karim Benzema in avanti.
Altrettanto intriganti le scelte dell’Al Ahli, tutte in salsa franco-brasiliana: in porta l’ottimo Edouard Mendy, sulle ali Allan Saint-Maximin e Riyad Mahrez ad alimentare un attaccante esperto come Roberto Firmino. Nomi di sicuro richiamo ma le partite si giocano undici contro undici, il che lascia grossi dubbi sulla qualità dei giocatori “normali” che faranno da spalle a così tanti campioni. Una cosa è certa: accordi simili a quello concluso con La7 sono più una necessità che una scelta per il campionato saudita. Uno dei fattori che contribuirono in maniera maggiore all’implosione delle “bolle” cinesi ed americane fu, infatti, la pochissima esposizione mediatica di cui godevano quei giocatori che si facevano irretire dai mega-stipendi. Per evitare che escano del tutto dai mirini dei rispettivi selezionatori, sarà quindi necessario mostrare a quante più persone possibili le evoluzioni dei campioni in salsa araba.
Ai telespettatori, naturalmente, decidere se i grandi nomi saranno sufficienti per passare due ore davanti al televisore per vedere una partita tra due squadre delle quali, fino a pochi giorni fa, nessuno aveva mai sentito parlare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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