Quando all'Inter si dice: sei ancora in debito, un fremito percorre le dirigenziali schiene. Se poi è Piero Ausilio che lo dice al gigantone Lukaku, tutti tirano un sospiro di sollievo. E pensano: magari si tagliasse quello spropositato stipendio finora regalato per giocar poco e segnare meno. Ecco quello di Ausilio, detto in bello stile, sembra un avviso a futura memoria: se vuoi restare, non possiamo svenarci. In qualunque azienda un discorso del genere non farebbe una grinza, nel pallone invece diventa un caso da sviscerare. Che altro dovrebbe dire un dirigente ad un giocatore che ha deluso seppur per fattori fisici?
Evidentemente gli inglesi avevano intuito il problema. Gli interisti no. E qui andrebbe tagliato lo stipendio... Meglio: è in debito anche Ausilio che ha riportato Lukaku a Milano. L`Inter, in questi anni, ha sbagliato diversi acquisti. Eppure gli uomini mercato tengono sedia calda. Il calcio ha la pessima abitudine di proporre bonus e non, invece, malus. Troppo avveniristico. A proposito di futuro, stasera l`Inter si gioca il futuro. Magari contro il futuro. Il Porto è squadra maledetta per le italiane se in Champions ha spedito a casa Roma, Juve e Milan nel corso degli anni. E sulla panchina siede un ex interista del buon ricordo. Sergio Conceiçao era un`aletta briosa, ma come allenatore è molto più imperioso visti i risultati.
Vero che è amico di Simone Inzaghi, ma avrebbe tutta la faccia di un allenatore da Inter: è un ex, le sue squadre giocano calcio realistico, è
abituato a cavarsela con giocatori di buona tecnica ma non stelle di prima grandezza. Al massimo ne alleva qualcuna. E chissà mai non sia ben visto dalla dirigenza, essendo uno che non fa debiti. Semmai riscuote crediti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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