Donnarumma non più intoccabile. Chi scalpita per fargli le scarpe?

L'errore contro la Macedonia ha messo in dubbio la titolarità dell'ex portiere del Milan, che inizia a temere la concorrenza anche al PSG. Alle sue spalle tre portieri reduci da stagioni eccellenti: uno tra Vicario, Meret e Provedel potrebbe spuntarla

Donnarumma non più intoccabile. Chi scalpita per fargli le scarpe?

Alzi la mano chi si sarebbe aspettato che ad un giorno dalla partita con l’Ucraina si sarebbe potuto mettere in dubbio il posto da titolare di Donnarumma senza essere riempiti di insulti. Quella che, fino ad un paio di anni fa, era considerata la pietra angolare sulla quale ricostruire un’Italia competitiva a livello mondiale ha avuto una traiettoria lontana dalla crescita verticale che molti immaginavano per lui. Certo, tra i mille problemi della Nazionale il guardiameta non è certo il più urgente ma non è più una certezza assoluta.

Anche trascurando la prevedibile tempesta mediatica e le critiche spesso ingenerose dei social, molti osservatori stanno iniziando a chiedersi se, forse, l’Italia non potrebbe beneficiare di un’alternanza tra i pali. Per sfortuna dell’ex portiere del Milan, i candidati a fargli le scarpe non mancano e stanno vivendo momenti molto più positivi nelle rispettive carriere. Vediamo quindi se questo scossone epocale è dietro l’angolo e quali potrebbero essere i benefici per la Nazionale.

La crescita mancata di Gigio

Anche gli esegeti più scatenati del portiere napoletano dovranno ammettere che il tuffo sulla punizione di Bardhi non è stato il migliore della sua già lunga carriera. Si fa in fretta a dire che è partito con ritardo, che avrebbe dovuto essere più reattivo dopo una partita passata con le mani in mano ma le cose sono decisamente più complicate. Quello che molti, invece, non riescono a perdonargli è il fatto che il passaggio alla corte del Paris Saint-Germain abbia fermato un processo di crescita che sembrava inevitabile. In fondo, era stato proprio lui a dire che era approdato nella Ville Lumiere per “crescere ancora”: impossibile non constatare che di passi avanti sia dal punto di vista mentale che tecnico se ne sono visti proprio pochi. Essere considerato un fenomeno a livello planetario a soli 17 anni è una maledizione: chiedere a Michael Owen per referenze. Donnarumma, però, non è riuscito a lavorare sui suoi punti deboli, quelli che lo perseguitano fin dai tempi in cui si allenava a Milanello con le giovanili.

Donnarumma PSG Lens

In parte ha influito lo spogliatoio tossico al Parco dei Principi, l’infinito ballottaggio con Keylor Navas, i senatori della squadra che lo tolleravano a malapena ma non è una spiegazione sufficiente per un percorso molto più accidentato del previsto. C’è stato spazio anche per la cavalcata forse irripetibile dell’Europeo, quella vittoria arrivata quando tutti erano pronti ad intonare il de profundis per l’Italia del pallone ma, in un mondo nel quale conta solo l’ultima prestazione, non può più bastare. Spalletti, fin dai tempi della Roma, ha dimostrato di essere insensibile alle pressioni esterne quando si parla di portieri: lasciò un talento assoluto come Alisson a giocare solo in coppa per non disturbare il titolare Szczesny. Alla lunga, però, anche lui potrebbe convincersi a cambiare, ispirato dal momento magico di diversi dei rincalzi di lusso a sua disposizione.

Il favorito? Guglielmo Vicario

Dire che il passaggio dell’ex portiere dell’Empoli nel nord di Londra è stato indolore rischia di essere l’understatement del secolo. Il guardiameta azzurro è diventato nel giro di poche partite il nuovo idolo dell’ex White Hart Lane, convincendo anche i molti tifosi del Tottenham che già rimpiangevano l’inossidabile Hugo Lloris. In una squadra rivoluzionata dal nuovo tecnico Ange Postecoglou, pochi mettono in dubbio il posto da titolare dell’italiano. Il fatto di aver tenuto per due volte la porta inviolata in quattro partite, miglior risultato in questa Premier League, ha messo a tacere i primi mugugni da parte della riottosa tifoseria degli Spurs. Per rinsaldare il rapporto, niente di meglio della spettacolare parata messa nella gara contro il Manchester United sul colpo di testa di Casemiro, talmente incredibile da essere stata nominata tra le migliori del mese d’agosto.

Al 57’ di una partita casalinga con una delle rivali per un posto in Europa, quel colpo di testa messo dal centrocampista brasiliano sul cross di Bruno Fernandes sembrava destinato a gonfiare la rete. Il balzo felino del portiere azzurro e la forza nel respingerlo con il palmo della mano sono stati sufficienti a fare entrare il numero 13 nei cuori dei tifosi. Sapremo il prossimo 15 settembre se i voti espressi dai tifosi attraverso il sito della Premier League saranno sufficienti a fargli alzare al cielo il primo trofeo personale di questa nuova esperienza. Una cosa è certa: i 20 milioni più bonus pagati alla società toscana per assicurarsene le prestazioni sembrano già l’affare del secolo per la squadra londinese. È ancora presto per decidere se Vicario si è già adattato al ritmo e alla fisicità del campionato inglese ma la sicurezza con la quale ha preso il posto di una presenza ingombrante come l’ex portiere della nazionale francese dimostra che le responsabilità non gli fanno paura. Se si nota subito la sua reattività ed un’esplosività fuori dal comune, Vicario se la cava bene anche coi piedi, grosso punto debole del portiere dei Rouge-et-Bleu.

Vicario 2 Tottenham Brentford

Meret e Provedel scalpitano

Se lo stato di forma dell’ex portiere dell’Empoli non fosse abbastanza, come ignorare il fatto che gli altri due candidati al posto di Donnarumma stiano vivendo momenti altrettanto felici? Alex Meret è reduce dalla cavalcata trionfale del Napoli campione d’Italia, guidato proprio da Spalletti, che è stato tra i suoi sostenitori anche quando la critica avrebbe voluto che fosse sostituito. Il portiere friulano è stato fondamentale nella vittoria del terzo scudetto e sa bene cosa si aspetti da un numero uno il tecnico di Certaldo. L’esperienza internazionale non è agli stessi livelli di Donnarumma ma, almeno in quanto ad impostazione dal basso, Meret sembra faticare meno. Decisamente meno probabile la scelta di Ivan Provedel, sebbene tra i pali della Lazio stia facendo vedere cose egregie da almeno una stagione. L’ex portiere dell’Udinese ha dimostrato di sapersela cavare in situazioni molto complicate, strappando il posto da titolare nonostante il suo rivale fosse molto più accreditato alla vigilia. La battaglia per la maglia non lo spaventa, insomma, ma a condannarlo potrebbe essere il fatto di non aver frequentato abbastanza a lungo le coppe europee. Se dovesse rispondere presente anche al debutto in Champions, nel quale avrà di fronte attacchi niente affatto banali, la sua candidatura alla maglia da titolare guadagnerebbe sicuramente parecchi punti.

Meret Napoli Salernitana

A complicare ulteriormente il momento di Donnarumma, il fatto che anche col suo club le cose non siano più così tranquille. A parte l’addio di due pezzi da novanta come Messi e Neymar, il nuovo tecnico Luis Enrique sembrerebbe già guardare al prossimo titolare. Il fatto che nel mercato estivo abbia fatto arrivare alla chetichella il 22enne Arnau Tenas, talento molto promettente uscito dalla Masia, la cantera del Barcellona, dovrebbe preoccupare il portiere della Nazionale. Tenas è giovane, ma soprattutto è molto bravo coi piedi, caratteristica che lo rende prezioso agli occhi dell’ex ct delle Furie Rosse. Immaginarsi che Spalletti possa cambiare già nella partita di domani, quella che si giocherà nel suo ex stadio, quello nel quale si beccò degli ingenerosi fischi da parte dei tifosi del Diavolo, è poco probabile ma la questione potrebbe tornare di stretta attualità.

Basterà un’uscita poco precisa o, Dio non voglia, un altro errore, per far precipitare la situazione. Sarà sufficiente per destabilizzare psicologicamente l’ultimo baluardo della difesa azzurra in una partita forse determinante? Lo scopriremo martedì sera a San Siro.

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