"Via con effetto immediato". Mourinho non è più l'allenatore della Roma

Svolta clamorosa sulla panchina della Roma. Il club giallorosso ha annunciato la separazione immediata dallo Special One. Al suo posto pronto De Rossi

"Via con effetto immediato". Mourinho non è più l'allenatore della Roma
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Josè Mourinho non è più l'allenatore della Roma. Fatale al tecnico portoghese l'ultima sconfitta a San Siro contro il Milan, la settima di questo campionato. Al momento i giallorossi occupano la nona posizione in classifica, a cinque punti dalla zona Champions.

Le colpe? Di sicuro hanno influito gli infortuni, quelli di lungo corso di Smalling e Renato Sanches oltre che Dybala sempre a mezzo servizio. Ma di sicuro le evidenti lacune sul piano del gioco non lasciano Mourinho esente da responsabilità. Tante le critiche per un atteggiamento troppo difensivo, non in grado di valorizzare la cifra tecnica della squadra, problematiche mascherate nella prima parte della stagione dal rendimento straordinario di Romelu Lukaku. Ma non solo, la guerra ai vertici arbitrali, con critiche troppo spesso tendenziose oltre che ai numerosi strali lanciati nei confronti del gruppo, dopo alcune sconfitte. Famoso lo sfogo dopo la debacle clamorosa contro il Bodo Glimt e l'ultimo dopo il derby persi contro la Lazio, in cui accusa va gli esterni di avere poca qualità. Insomma almeno in questa stagione tanto show, innumerevoli polemiche e pochissimi risultati. Dallo Special One ci si aspettava qualcosa di più.

Nemmeno il legame viscerale instaurato con la tifoseria giallorossa non ha salvato il tecnico portoghese, dall'esonero diventato quasi obbligato, dopo gli ultimi eventi. Arrivato nell’estate del 2021, Mourinho se ne va senza chiudere il mandato triennale, con una Conference League vinta, una Europa League persa in finale e un andamento in campionato sempre assai deludente. Intanto arrivano le prime reazioni all'esonero di Mourinho."Non so davvero che dire, sono basita. Ci sono rimasta così, ci devo ancora riflettere". Così Rosella Sensi, a caldo, commenta all'Adnkronos.

Il comunicato

Lo ha reso noto la società giallorossa annunciando che l'allenatore "e i suoi collaboratori tecnici lasceranno il club con effetto immediato. Mourinho era stato annunciato come sessantesimo allenatore nella storia della Roma nel maggio del 2021. Ha guidato la squadra alla conquista della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022 e alla finale di Europa League a Budapest nella scorsa stagione".

Nel comunicato pubblicato stamane dalla società, Dan e Ryan Friedkin dichiarano: "Ringraziamo José a nome di tutti noi della Roma per la passione e per l'impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso. Conserveremo per sempre grandi ricordi della sua gestione, ma riteniamo che, nel migliore interesse del club, sia necessario un cambiamento immediato. Auguriamo a José e ai suoi collaboratori il meglio per il futuro". Infine il club fa sapere che"ulteriori aggiornamenti riguardo la nuova guida tecnica della prima squadra saranno comunicati a breve".

Due sole parole e una foto per salutare la Capitale. "Arrivederci, Roma". Così Mourinho si congeda da allenatore dei giallorossi. Lo Special One allega su X anche una foto con la Conference League vinta nella sua prima stagione alla guida della Roma.

Chi al posto di Mourinho

Adesso l’attesa è per capire chi sarà a guidare la Roma da qui alla fine della stagione, con il comunicato del club che specifica anche che a breve verrà nominato il nuovo responsabile tecnico della prima squadra. La tifoseria sogna lo sbarco di Daniele De Rossi. Secondo le ultime indiscrezioni è lui il prescelto della famiglia Friedkin.

L'ex centrocampista è pronto a dire sì a un contratto "da traghettatore" fino a giugno, per poi essere rivalutato ed eventualmente confermato a fine stagione. Restano da discutere i dettagli dell'accordo, ma la strada sembra tracciata: dopo 18 stagioni da giocatore, De Rossi coronerà il suo sogno: sedere sulla panchina della sua squadra del cuore.

L'esperienza dell'ex Capitan Futuro come tecnico è piuttosto limitata: tra il 2021 e il 2022 è stato due volte nello staff tecnico di Roberto Mancini in Nazionale, partecipando anche alla vittoriosa spedizione di Euro 2020, ma la sua prima e unica panchina è stata quella della Spal. Arrivato nell'ottobre 2022, De Rossi ha collezionato appena 3 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte in 16 giornate, per poi essere sostituito da Oddo a febbraio 2023.

Dal Triplete all'ultimo esonero

Il tempo sembra essersi fermato all 22 maggio 2010, la notte del Triplete nerazzurro, il culmine della carriera del tecnico di Setubal. In quel momento è l'allenatore più ambito, lascia la Beneamata, lasciando nello sgomento Moratti e i tifosi, e approda al Real Madrid.

Con i Blancos conquista Liga e Copa del Rey, senza vincere la Decima, arrivata un anno dopo il suo addio. In Spagna, chiaramente, questa cosa la fecero notare soprattutto quando a riuscirci fu Carlo Ancelotti. Poi la sua carriera cambia. Forse il personaggio prende il sopravvento sull'allenatore. Non è più il condottiero capace di fare breccia nelle sue squadre, trascinandole ad imprese epiche, come avvenuto con Porto e Inter.

Il suo periodo nero si aprì con il Chelsea nella stagione 2015/2016. Il rendimento dei Blues nella prima parte dell’anno fu davvero da dimenticare e lo Special One chiuse il girone d’andata con 9 sconfitte. Percorso simile con il Manchester United nel 2017. Dopo la vittoria dell’Europa League e della Coppa di Lega, i Red Devils furono protagonisti della peggiore partenza dal 1990.

Non va molto meglio con un altro club inglese: il Tottenham. Mourinho venne esonerato dagli Spurs ad aprile 2021, dopo nemmeno due stagione alla guida dei londinesi.

Il settimo posto in classifica non bastò a garantirgli la permanenza e nemmeno la disputa della finale della Coppa di Lega. Poi il ritorno in Italia, alla Roma e quella è storia recente fino all'esonero di poche ore fa certifica il momento forse più complicato della sua carriera.

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