Esclusione dalle coppe? La Russia è pronta a dire addio alla Uefa

La federazione russa di calcio valuta la possibilità di confluire all'interno della confederazione asiatica Afc

Esclusione dalle coppe? La Russia è pronta a dire addio alla Uefa

Dopo l'esclusione della nazionale e delle squadre di club da ogni genere di competizione internazionale, la Russia è pronta ad abbandonare l'Uefa per aderire alla confederazione asiatica del calcio (Afc).

L'Afc

Un'ipotesi che aveva iniziato a prendere forma almeno dallo scorso maggio e che è diventata via via sempre più concreta con l'avvicinarsi dei mondiali in Qatar, da cui la federazione russa era stata estromessa. Al momento l'Afc rappresenta tutte le principali federazioni calcistiche dell'Asia, oltre che Australia (uscita dalla Oceania Football Confederation nel 2006) e Guam (Micronesia), ad eccezione di Cipro, Turchia, Israele, Russia, Georgia, Armenia, Azerbaigian e Kazakistan che invece rientrano nell'ambito di interesse della Uefa.

Afc, associazione fondata nel 1954 con sede a Kuala Lumpur, è presieduta da Salman Bin Ibrahim Al Khalifa, dirigente sportivo membro della famiglia reale del Bahrein, sconfitto nel 2016 da Gianni Infantino nella corsa al ruolo di presidente della Fifa.

La possibilità che la Russia entri nella Afc, rispondendo così di fatto all'esclusione dalle competizioni internazionali della nazionale e delle squadre di club, è stata accolta con favore da un'ampia area asiatica, comprendente Cina, Corea del Nord, Siria, Myanmar, Vietnam e Laos. Per ora qualche mugugno in più pare arrivare dalla Asean, associazione che riunisce alcuni Stati del sudest asiatico.

Pro e contro

Di positivo ci sarebbe di certo l'incremento del prestigio delle competizioni interne nonché una buona possibilità di attirare importanti sponsor, come ad esempio Gazprom, che già aveva sponsorizzato la Champions League. Per contro, la presenza di una nazionale competitiva come quella russa potrebbe sottrarre un ulteriore posto agli Stati che già fanno parte dell'Associazione per quanto concerne le qualificazioni ai mondiali (la Russia si aggiungerebbe infatti alla "esterna" Australia).

Un altro ostacolo potrebbe essere rappresentato da una norma vigente nella Afc che limita il numero di stranieri da schierare in campo nelle competizioni internazionali come la Champions League asiatica. Allo stato attuale delle cose, ad esempio, sarebbe complesso per Zenit San Pietroburgo o il Cska Mosca schierare un undici con le caratteristiche richieste, visto l'elevato numero di extracomunitari tesserati.

Alexander Dyukov, inizialmente contrario all'idea di uscire dall'Uefa, apre a tale possibilità."Sono intervenuti nuovi, fatti però non possiamo parlare con la federazione asiatica senza prima aver contattato l'Uefa, non sarebbe corretto", ha dichiarato Dyukov. L'Uefa, che teme un'uscita della Russia, al momento chiosa e non rilascia dichiarazioni ufficiali di opposizione a suddetta ipotesi.

"L'Uefa è in attesa di un cambio dell'attuale panorama, una volta che la tensione della situazione geopolitica verrà ridimensionata, il calcio russo sarà nuovamente integrato. Per Uefa la perdita di un Paese come la Russia sarebbe un colpo gravissimo alla propria reputazione, anche nell'attuale situazione", ha replicato l'associazione europea.

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