I punti chiave
L’europeo dell’Italia campione d’Europa sembrava finire come peggio non ci si sarebbe potuti aspettare. L’Italia di Spalletti è aiutata dal classico "stellone" e trova il pareggio al 97' nello scontro decisivo con l’esperta Croazia che vale gli ottavi di finale di Euro 2024. Vediamo come si sono comportati i protagonisti e cosa non ha funzionato nella terza partita della fase a gironi con l'Italia che viene graziata dalla Dea Bendata all'ultimo secondo.
CROAZIA (4-3-2-1)
Dominik Livakovic 6,5 – Spettatore non pagante per i primi 20 minuti: molto reattivo sui lanci in profondità e nelle uscite. Molto efficace nel tenere la Croazia a galla dopo il vantaggio. Incolpevole sulla rete di Zaccagni.
Josip Stanisic 6 – Un po’ ruvido nelle entrate, molto meglio quando pressa alto. Fondamentali le sue chiusure in area su Retegui. Regge bene nel finale di partita.
Josip Sutalo 6,5 – Mai messo in difficoltà dagli avanti azzurri nei primi minuti; molto attento negli anticipi e nel dare una mano a centrocampo.
Marin Pongracic 6,5 – Partita ordinata, qualche amnesia difensiva ma fornisce buona solidità al reparto. Interessante anche quando si avventura in avanti. Quando l’Italia attacca a testa bassa è più volte determinante.
Josko Gvardiol 6 – Sulla fascia sembra più a suo agio, cerca fortuna anche in avanti ma senza particolare fortuna. In copertura rimane una sicurezza.
Mateo Kovacic 6,5 – Più arretrato rispetto alle ultime uscite; non particolarmente brillante quando deve impostare la ripartenza. Molto meglio ad inizio ripresa.
Dal 69’ Luka Ivanusec 6 – Entrare quando l’Italia attacca a testa bassa non è semplice ma il centrale riesce comunque a fare ordine.
Luka Modric 6,5 – Marcato bene dalla difesa azzurra, lotta con l’orgoglio del campione. Dopo l’errore dal dischetto, si vendica come solo lui può fare.
Dal 79’ Lovro Majer 6 – Non fa miracoli ma collabora bene nel giro palla e contribuisce a tenere lontana l’Italia dalla porta croata.
Marcelo Brozovic 6,5 – Filtranti poco precisi, Dalic gli chiede di operare più arretrato e lui risponde discretamente. Nella ripresa scende anche lui in trincea, trovando comunque spazio per ripartenze interessanti.
Mario Pasalic 5 – Svaria tantissimo ma collabora poco coi compagni di squadra: non molto coinvolto nella manovra offensiva.
Dal 45’ Ante Budimir 6 – Subito efficace in avanti, con il tiro che spalanca un’autostrada a Luka Modric. Quando l’Italia si lancia all’assalto, fatica a trovare spazi per le ripartenze.
Luka Sucic 6 – Rientra spesso a fare densità sulla mediana. Primo tiro impegna subito Donnarumma; evitabile l’intervento su Pellegrini che gli costa il giallo.
Dal 69’ Ivan Perisic 6 – La sua esperienza serve come il pane per reggere al forcing finale degli Azzurri. Eppure prova comunque a contribuire.
Andrej Kramaric 5,5 – Riceve pochi palloni giocabili e prova ad arretrare per andarseli a prendere ma incide davvero poco. Finisce per giocare per la squadra.
Dall’88’ Josip Juranovic s.v.
Zlatko Dalic 6,5 – Il tecnico croato dimostra di aver imparato la lezione della Spagna e istruisce i suoi a dovere: fate sparire il pallone e pressate forte l’Italia. Piano eseguito in maniera efficace, anche se a velocità ridotta. Quando gli Azzurri iniziano a giocare, le cose funzionano meno bene. Dopo il vantaggio, partita di sofferenza gestita con esperienza fino all'errore finale che rovina la prova di questa Croazia.
ITALIA (3-5-2)
Gianluigi Donnarumma 7 – Risponde presente fin dal primo minuto: approfitta dell’errore di Modric per negare il vantaggio alla Croazia. Incolpevole sul tap-in del campionissimo croato.
Giovanni Di Lorenzo 5 – Più propositivo rispetto alle ultime uscite ma un po’ ignorato dai compagni per lunghi tratti. Un punto in meno per l’amnesia collettiva che vale il gol di Modric.
Alessandro Bastoni 6 – Preciso nelle chiusure, poteva far meglio sui due colpi di testa che avrebbero potuto spianare la strada all’Italia. Un punto in meno per l’amnesia collettiva che vale l’1-0 di Modric. Alcune chiusure importanti nel finale di partita.
Riccardo Calafiori 6,5 – Si sposta spesso sulla fascia opposta per sparigliare le carte; qualche errore in copertura, come quello che vale l’1-0 di Modric. Alterna gran giocate ad errori del tutto evitabili. Alla fine trova un'azione clamorosa che riporta l'Italia in paradiso dopo aver sfiorato il tracollo.
Matteo Darmian 5 – Qualche palla persa di troppo ma le diagonali difensive sono sempre efficaci. Un punto in meno per l’amnesia collettiva che costa all’Italia l’1-0.
Dall’81’ Mattia Zaccagni 7 – Al limite del senza voto da quanto si vede poco. Al 97', però, è al posto giusto al momento giusto per segnare la rete che porta l'Italia in paradiso.
Lorenzo Pellegrini 5,5 – Soffre tantissimo la pressione croata, perde qualche pallone di troppo. Malino sui calci piazzati, meglio sui tiri dalla distanza.
Dal 45’ Davide Frattesi 4,5 – Nel calcio di oggi arrivare con il braccio così largo è un rischio assurdo. Errore marchiano che viene annullato dalla parata di Donnarumma. Per il resto, partita da dimenticare.
Jorginho 5,5 – Impreciso anche nei passaggi più facili, meglio in fase d’interdizione quando opera come difensore aggiunto. Ancora meno efficace nella ripresa.
Dall’81’ Nicolò Fagioli 6 – Lottare lotta ma l’Italia gioca in maniera talmente frenetica da fare molta fatica a imbastire azioni significative. Ennesima occasione persa.
Nicolò Barella 6 – Gli manca lo spazio per le incursioni al centro, riesce a contribuire alla causa in chiusura. Nella ripresa fatica molto ad esprimere il suo gioco.
Federico Dimarco 6 – Un po’ in ritardo, non brillante come al solito: fatica a trovare spazi sulla fascia ma non si fa dispiacere in difesa. Non riesce ad incidere come fa di solito sulla sua fascia.
Dal 56’ Federico Chiesa 6 – Prova a spaccare la partita ma è servito davvero male dai compagni. La voglia ce la mette sempre ma gioca con un po’ di frenesia. Il cross per Scamacca è mirabile, ma stasera, evidentemente, non è serata.
Giacomo Raspadori 5,5 – Qualche disattenzione di troppo, poco movimento in avanti; male anche nei lanci in profondità. Costretto a rientrare verso la difesa, migliora nel finale del primo tempo.
Dal 74’ Gianluca Scamacca 5 – Va bene che è marcato a vista dai difensori croati ma non trova una sponda neanche per caso. Quando Chiesa gli mette un pallone d’oro è in ritardo di un niente.
Mateo Retegui 6 – Ci mette un po’ ad ingranare: pressa poco e, marcato stretto, non riesce a far salire la squadra. Appena riceve palloni buoni sa farsi valere in area. Nell’assalto finale è sistematicamente raddoppiato e non riesce a pungere.
Luciano Spalletti 5 – L’Italia parte un po’ timida, senza molte idee. Gli Azzurri lasciano che il ritmo lo dettino i croati: non una grandissima idea. Quando riesce a fare il suo gioco le cose migliorano ma la velocità d’esecuzione rimane molto lenta. Ad inizio ripresa l’Italia si chiude di nuovo e viene giustamente punita dalla Croazia. L’assalto caotico del finale di partita è l’immagine di una nazionale che rischiava di uscire a testa bassissima da questo europeo. Il gol vale il biglietto per gli ottavi ma non rende il secondo tempo meno deficitario. Contro la Svizzera servirà fare molto meglio.
Danny Makkelie 6 (Arbitro) – Tiene in pugno con esperienza una partita non
semplice: aiutato dal Var sul fallo di mano di Frattesi che costa il vantaggio croato. Nel finale molto nervoso è costretto ad estrarre parecchie volte il cartellino dal taschino ma, tutto sommato, non ha fatto grandi errori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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