"Italiani? Non potete uscire". I tifosi della Lazio bloccati in Olanda dalla polizia

Per tutta la giornata odierna e la serata di ieri a circa 100 tifosi della Lazio è stato impedito di uscire per le strade di Enschede: ecco il racconto di chi ha vissuto sul posto le ultime ore

"Italiani? Non potete uscire". I tifosi della Lazio bloccati in Olanda dalla polizia
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Con il fischio d'inizio previsto per le ore 21, lo spicchio di stadio del Twente riservato ai tifosi ospiti potrebbe rimanere vuoto: i sostenitori della Lazio che hanno seguito la squadra nella trasferta olandese nella città di Enschede per la terza gara di Europa League sono stati bloccati nei loro hotel dalla polizia locale che avrebbe impedito loro di uscire liberamente sia nella serata di ieri che nell'intera giornata odierna. È probabile che possano recarsi soltanto allo stadio per la partita ma la situazione in Olanda è tutt'altro che chiara.

"Gli italiani non possono uscire"

Questa assurda notizia è stata data dal sito web Noibiancocelesti.com presente sul posto: il racconto ha dell'incredibile con una trasferta da incubo visto che già dalla mattinata la polizia olandese ha formato dei posti di blocco impedendo "in maniera coatta a tutti coloro che sono italiani di uscire dalle strutture", spiegano gli inviati in Olanda. La sorpresa è stata mista a sconforto e rabbia dal momento che non era mai stato fatto nessun annuncio di questo tipo: nella piccola cittadina non si è verificata alcuna situazione di criticità e non si capisce con quali motivazioni le forze dell'ordine hanno optato per questa scelta.

In pratica, i tifosi della Lazio sarebbero stati accolti come fossero dei delinquenti e hooligans altrimenti questa scelta non si spiega. In realtà, secondo i racconti tutto sarebbe iniziato già nella serata di ieri. "Tutto è tranquillo nel centro di Enschede ma a circa 100 italiani oltre che laziali è impedito di poter circolare liberamente, di poter andare a mangiare al ristorante e di essere liberi di godersi una serata spensierata in vista della partita", spiega il sito riferendosi alla serata di ieri. Le testimonianze di chi si trova sul luogo parlano di una situazione al limite del sequestro di persona mentre gli agenti hanno parlato "misura precauzionale".

La protesta dei tifosi

I tifosi laziali hanno giustamente parlato di scandalo e di misure restrittive nei lori confronti: non sarebbe la prima volta che all'estero si utilizzano certi metodi per i tifosi biancocelesti come afferma chi segue spesso la squadra in Europa. Alla vigilia di questa sfida nessuno aveva detto loro che sarebbe stato impossibile circolare liberamente per le strade, la scoperta è avvenuta soltanto quando sono arrivati sul posto. "A loro non è stata concessa nemmeno la possibilità di scendere nei ristoranti sottostanti l'hotel che al momento in cui è scattata l'operazione della polizia erano ancora aperti. È stato, quindi, necessario per sfamarsi ordinare dei piatti da asporto che nemmeno potevano essere ritirati per strada, ma solo all'interno dello spazio antistante le strutture interessate".

Giustamente, anche un giornalista olandese presente sul posto ha voluto denunciare la situazione incredibile a cui ha assistito.

"I tifosi della Lazio in trasferta sono stati accolti come delinquenti e privati ​​della libertà senza un provvedimento d'urgenza. Ieri sera - all'epoca un'ordinanza urgente - hanno potuto mangiare un boccone in gruppi di due, accompagnati dagli agenti", scrive su X Marc van der Vegt.

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