Per adesso nessuna libertà per Dani Alves che rimane in carcere nonostante la richiesta di cauzione da 150mila euro che sarebbe stata fissata dal magistrato che si occupa del caso del calciatore, accusato di violenza sessuale per quanto avvenuto lo scorso 30 dicembre 2022 in una discoteca di Barcellona dopo la denuncia di una ragazza di 23 anni che avrebbe subìto la violenza nel bagno del locale.
Il processo in Spagna
Come spiega il canale sportivo Espn, il brasiliano sarà formalmente incriminato dei fatti dopo essere stato informato della decisione del giudice in tribunale. I pubblici ministeri specificheranno quindi le accuse e la data del processo che dovrebbe essere fissata per la fine di quest'anno o l'inizio del 2024. L'ex calciatore 40enne continua a dichiararsi innocente negando ogni violenza e che i rapporti intimi sarebbero stati consensuali. In ogni caso, le richieste di cauzione sono state respinte perché considerato a rischio fuga nonostante si fosse offerto di consegnare alla polizia i propri passaporti e indossare un dispositivo che lo geolocalizzasse nei suoi spostamenti.
Cosa rischia Alves
Tra due giorni, il prossimo 3 agosto, è prevista la deposizione del calciatore in quanto procedura obbligatoria dopo le accuse e le chiusure delle indagini. Il Tribunale della città catalana è arrivato alla conclusione di aver raccolto un numero sufficiente di prove e indizi per iniziare un processo. Adesso rischia una condanna definitiva fino a 10 anni di carcere: la linea difensiva degli avvocati di Alves non ha avuto successo quando hanno cercato di screditare la testimonianza della presunta vittima e di altri testimoni mostrando filmati di telecamere di sicurezza che mostravano come Alves e la vittima stessero flirtando tra di loro al nightclub.
Il tribunale ha poi sottolineato che che il flirt non dovrebbe "giustificare in alcun modo un'eventuale violenza sessuale". Secondo la legge spagnola sul consenso sessuale che è entrata in vigore lo scorso anno, la violenza sessuale è una sfera di cui fanno parte numerosi reati che spaziano dall'abuso online al palpeggiamento fino ad arrivare allo stupro, ognuno di essi con diverse punizioni che variano da pochi mesi fino anche a 15 anni di carcere.
Il 40enne vanta nel suo palmarès ben 42
titoli calcistici tra cui tre Champions League con la maglia del Barcellona e due Coppa America con la maglia blaugrana del Brasile. Pochi mesi fa è stato protagonista della Coppa del Mondo che si è disputata a Doha, in Qatar.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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