Arrivano notizie incoraggianti da parte dei medici che si stanno occupando di Totò Schillaci. Secondo l'ultimo bollettino rilasciato, l'ex calciatore avrebbe dato segni di miglioramento, tanto da aver avuto bisogno di meno ossigeno. La malattia è ancora presente, ma ci sarebbero segnali di ripresa.
Come sta l'ex attaccante della Juve
Schillaci è ricoverato all'ospedale Civico di Palermo dallo scorso sabato. Affetto da tumore al colon, l'ex calciatore ha avuto bisogno di essere trattenuto per delle complicazioni legate alla malattia. Pare però che ci siano segnali di miglioramento che fanno ben sperare la famiglia e i fan, in apprensione da giorni. Come comunicato dalla direzione sanitaria del Civico di Palermo, l'ex attaccante è stabile e, come riportato da La Gazzetta, "le sue condizioni sono migliorate rispetto a quando è entrato in ospedale", e "nelle ultime 24 ore ha avuto bisogno di meno ossigeno".
I medici del reparto di Pneumologia, dove si trova ricoverato, lasciano trapelare un quieto ottimismo che rincuora tutti coloro che, in questi giorni, inviano pensieri affettuosi all'ex calciatore di Italia '90. Tante le persone che si sono recate sotto l'ospedale Civico di Palermo per manifestare il proprio affetto nei confronti dell'ex bomber. Purtroppo Schillaci, in lotta contro il tumore dal 2022, è stato colpito da una infezione polmonare che ha minato la sua salute. La speranza è che possa riprendersi presto.
La battaglia contro il cancro
"A gennaio del 2022 mi trovano un tumore al colon retto, a febbraio mi operano per la prima volta, due mesi dopo la seconda", aveva raccontato l'ex calciatore. Il tumore, fortunatamente, era circoscritto e non aveva danneggiato altri organi. Schillaci era stato quindi sottoposto a due interventi chirurgici per la rimozione del retto e dello sfintere. In un'intervista concessa al Corriere, l'ex calciatore aveva rivelato di essere inizialmente caduto in depressione.
Il tumore del colon-retto rimane una della patologie cancerose più presenti e insidiose nel mondo occidentale.
Nel nostro Paese, solo nel 2023, ci sono state ben 50mila diagnosi. Numeri che preoccupano. A impensiere maggiormente i medici è il fatto che la malattia si stia presentando in soggetti sempre più giovani, quando in precedenza era limitato a una certa fascia d'età.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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