"Come guardie e ladri...". Allegri punge l'Inter e infiamma la lotta scudetto

Dopo la vittoria con il Sassuolo il tecnico bianconero ha risposto a Marotta prendendo in prestito un’altra metafora: "I ladri scappano e le guardie rincorrono"

"Come guardie e ladri...". Allegri punge l'Inter e infiamma la lotta scudetto
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L'inseguimento della Juventus all'Inter in vetta alla classifica, si fa sempre più avvincente giornata dopo giornata. Dopo la vittoria casalinga contro il Sassuolo, ci ha pensato Massimiliano Allegri a mettere un po' di pepe nella lotta scudetto, con una piccola provocazione nei confronti dei rivali di sempre.

Nel post partita, il tecnico livornese davanti ai microfoni di Dazn ha risposto a una domanda sulle dichiarazioni di Beppe Marotta, che aveva usato la metafora della lepre e del cacciatore per spiegare gli attacchi rivolti ai nerazzurri nelle ultime settimane, dopo le roventi polemiche per il discusso arbitraggio di Fabbri in Inter-Verona.

"Per forza che c’è una lepre, se c’è uno davanti c’è uno che insegue dietro, è come il gioco di guardie e ladri, è lo stesso. I ladri scappano e le guardie rincorrono", le parole di Allegri. Chiaramente una battuta, ma che può essere facilmente interpretata come un attacco all’Inter, dopo i discussi episodi arbitrali. Un'uscita di sicuro poco elegante, che chissà non possa ricevere qualche risposta dello stesso tenore da parte interista. Frasi che hanno scatenato le diverse fazioni sui social, tipico della rivalità tra Juve e Inter. Fatto sta, la lotta scudetto sta diventando anche una battaglia dialettica a suon di allegorie.

Nella prossima giornata, la Juve avrà la ghiotta possibilità di superare l'Inter, impegnata in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana. "Domenica andiamo a Lecce, su un campo difficile, contro una squadra difficile e quindi bisogna prepararsi per prendere i tre punti, soprattutto perchè intanto oggi abbiamo rimesso la quinta a 16 punti, a 18 partite dalla fine 16 punti sono 5 partite e questo è molto importante. Poi dopo vedremo" le parole di Allegri.

Poi precisa: "Cosa significherebbe arrivare davanti al derby d'Italia? Ma no... noi pensiamo partita dopo partita, vincere a Lecce è molto importante ma troveremo una squadra difficile. Vincere lì è sempre difficile perchè poi vengono sempre partite non belle, combattute e bisogna fare un passettino alla volta".

Di sicuro Allegri può dirsi entusiasta per i progressi della squadra, pur ribadendo il suo proverbiale pragmatismo: "Mi sono divertito? Non è questione di divertimento, bisogna vincere delle partite. Nel calcio conta solo quello, il resto non conta. Non era una partita semplice perché è una squadra che aveva vinto con la Fiorentina e ci aveva fatto quattro gol all’andata".

Ora la Juve può fare affidamento su un Vlahovic in grande spolvero e sul talento di Yildiz. Sulla coppia d'attacco Allegri tiene alta l'asticella: "Ce ne sono pochi che stoppano e la passano come Yildiz.

È giovane, arriveranno anche momenti di down ma deve restare sereno. Vlahovic è in crescita, col Frosinone ha fatto una brutta mezz'ora, lo sa e quello è segno ancora di una non maturità. Stasera è stato sereno".

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