I punti chiave
Le montagne russe della Juventus continuano, per la disperazione dei tifosi. L’undici di Thiago Motta, dopo l’impresa in Champions contro il Manchester City di Guardiola, ritorna sulla terra, venendo bloccato sul 2-2 dal Venezia di Di Francesco. Dopo che un gol fortunoso di Gatti aveva messo in discesa la partita, i padroni di casa lasciano campo ai veneti, che trovano il pari nella ripresa grazie al preciso colpo di testa dell’islandese Ellertson. Alla fine il Venezia passa con Idzes nel finale, per poi concedere un rigore nel recupero, trasformato da Vlahovic. Comunque una battuta d’arresto per la Juventus, uscita dal campo sommersa di fischi. Vediamo come si sono comportati i protagonisti di Juventus-Venezia.
JUVENTUS (4-2-3-1)
Giuseppe Di Gregorio 6- – Il portiere ex Monza è sempre sul chi vive, vista la giornata non perfetta della sua difesa. Anche lui, però, non è certo esente da errori ed imprecisioni.
Nicolò Savona 5 – Non impeccabile come in altre occasioni: il gol del pareggio ce l’ha un po’ sulla coscienza, visto che arriva in ritardo.
Dall’80’ Niccolò Fagioli s.v.
Federico Gatti 5 – Al posto giusto al momento giusto sull’1-0, meno preciso in difesa rispetto al suo standard. Sfortunata la deviazione che inganna Di Gregorio sul colpo di testa di Idzes.
Pierre Kalulu 5,5 – L’ex difensore del Milan sembra avere ancora nelle gambe il partitone col City ma, a parte un paio di disattenzioni, mette la solita prestazione convincente.
Danilo 6 – Il suo gioco non è spettacolare ma preciso ed efficace. Considerato che viene da un periodo nerissimo, per ora può andare bene anche così.
Dall’85’ Manuel Locatelli s.v.
Winston McKennie 6 – Spesso avulso dal gioco dei bianconeri nel primo tempo, un po’ meglio nella ripresa. Diciamo che avrebbe potuto sfruttare meglio la titolarità.
Khephren Thuram 7 – Due spizzate millimetriche agevolano i gol di Gatti e Yildiz ma il francese si fa valere anche in difesa, oltre a sfiorare il golazo dalla lunga distanza al 53’.
Timothy Weah 6,5 – La difesa veneta non è quella del City, ma il figlio di George sembra in crescita. Le sue penetrazioni sono sempre un grattacapo per l’undici di Di Francesco.
Dal 65’ Francisco Conceição 6,5 – Il giovane portoghese non ha molto tempo per imporre il suo marchio sulla partita ma, nel finale, trova il tiro a giro che causa il rigore.
Teun Koopmeiners 6 – I livelli visti con l’Atalanta sono ancora lontani ma qualche passo in avanti si inizia a vedere, in particolare nell’intesa coi compagni di reparto.
Dal 65’ Douglas Luiz 5,5 – Il brasiliano combina poco o niente nella mezz’ora scarsa che gli concede Thiago Motta. La fortuna non l’aiuta nel finale ma avrebbe potuto fare meglio.
Kenan Yildiz 6,5 – Dopo un primo tempo dimenticabile, il talentino turco è più vivace nella ripresa, trovando un gol in acrobazia, poi annullato per fallo di mano. Chiude la partita in crescendo.
Dall’85’ Nicolas Gonzales s.v.
Dusan Vlahovic 6 – Impacciato sotto porta, poco lucido nei passaggi, inefficace anche spalle alla porta. Freddissimo dal dischetto ma da uno talentuoso come lui è lecito aspettarsi di più.
Thiago Motta 5 (allenatore) – Dopo aver piegato il City, la Juve parte davvero piano. La rete di Gatti, invece di dare la sveglia, fa arretrare troppo i bianconeri, che vengono rimontati. Alla sua Juve manca la cattiveria, oltre al bel gioco, assente ingiustificato. Il rigore di Vlahovic evita una sconfitta dolorosa ma i fischi dello Stadium sono segno che la crisi è ora evidente.
VENEZIA (3-4-2-1)
Filip Stankovic 6 – Non può niente sul vantaggio di Gatti, parecchio impacciato sul colpo di testa da distanza ravvicinata di Yildiz, poi annullato. Miracoloso al 66’ sul tiro deviato di Vlahovic.
Jay Idzes 6 – Si perde Gatti sull’1-0 ma tiene a bada in qualche modo gli avanti bianconeri. Dopo la deviazione sfortunata che per poco non inganna Stankovic, trova il fortunoso 2-1.
Michael Svoboda 6 – Dopo un inizio complicato, cade male ed è costretto a lasciare il campo molto dolorante. Davvero sfortunato il difensore austriaco: auguri di una pronta guarigione.
Dal 31’ Giorgio Altare 6,5 – Risponde presente alla chiamata e fa discretamente il suo compito nel primo tempo. Nella ripresa alcune diagonali importanti che tengono in partita il Venezia.
Marin Sverko 6 – Ha a che fare con clienti poco simpatici, Vlahovic in testa, ma riesce a limitarne parecchio i movimenti.
Francesco Zampano 6,5 – Il laterale scuola Doria svaria parecchio ma senza trovare le sponde che gli servirebbero per essere più pericoloso. Tira fuori dal cilindro il gran cross che vale l’1-1.
Magnus Andersen 6 – Ha una castagna niente male e per poco non sorprende Di Gregorio. Per il resto partita ordinata e non molto di più per il centrocampista danese.
Dal 73’ Antonio Candela 6 – Al limite del senza voto fino agli ultimi minuti, quando riesce a mettere alcune chiusure importanti per la causa neroverde. Sfortunata la sua deviazione sul rigore.
Hans Nicolussi Caviglia 6 – L’ex bianconero sembra sentire il peso della rimpatriata e, almeno in chiusura, fa qualche errore di troppo. Meglio in avanti, dove però è poco preciso.
Mikael Ellertsson 6,5 – Ti chiedi se in campo ci sia davvero, tanto pochi sono i palloni toccati. Nel momento più importante, però, l’islandese mette un gran colpo di testa per l’1-1.
Dall’81’ Domen Chrnigoj s.v.
Gianluca Busio 6,5 – Il talento statunitense è sempre una spina nel fianco della difesa bianconera, tanto che le azioni più pericolose partono tutte dai suoi piedi.
Gaetano Oristanio 6,5 – Il giovane scuola Inter ha una gran voglia di farsi vedere ma non trova quasi mai lo spiraglio giusto per colpire. La stoffa, però, non gli manca di sicuro.
Dall’81’ Christian Gytkjaer s.v.
Joel Pohjanpalo 6 – Il finlandese è sempre il più pericoloso dei neroverdi ma riceve troppo pochi palloni giocabili per mettere in imbarazzo la retroguardia bianconera.
Dal 73’ John Yeboah 6 – Considerato il potenziale dell’ecuadoregno, avrebbe potuto forse fare qualcosa di meglio. Stupido prendere un giallo a partita già chiusa.
Eusebio Di Francesco 7 (allenatore) – Affronta al meglio la trasferta allo Stadium. A parte il black out sul gol di Gatti, il suo Venezia se la gioca a viso aperto e ribalta con merito una Juve a scartamento ridotto. Peccato per il rigore: questi due punti a fine stagione peseranno tantissimo.
Antonio Giua 6
(arbitro) – Partita senza particolari problemi disciplinari, gestita con aplomb dal giovane fischietto sardo, peraltro aiutato dal Var in un paio di occasioni. Costretto a tirare fuori spesso il cartellino nel convulso finale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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