Inter, il gelo di Praga per tornare "caldi"

I dubbi di Inzaghi: la difesa, Acerbi sta diventando un caso, e il vice Calhanoglu

Inter, il gelo di Praga per tornare "caldi"
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La Champions dell'Inter riparte da Praga, lato Sparta, partito forte (4 punti in 2 partite) ma lì rimasto (4 sconfitte, di cui 2 in casa contro Brest e Atletico Madrid). Si può fare, al di là delle parole che sempre si dicono in occasioni come questa. Il campionato ceco è fermo da metà dicembre, come la Champions. Poi riposo e solo amichevoli. Un fattore da considerare. Si giocherà sottozero, un altro fattore. Sei punti fra stasera e mercoledì prossimo a San Siro col Monaco garantiscono un posto nel G8, ma è molto probabile che ne bastino 4.

Inzaghi si è portato da Milano un paio di dubbi, ma non Acerbi, che ha dribblato la convocazione dopo le due panchine contro Bologna ed Empoli. L'infortunio ufficialmente è smaltito, ma lui sente fastidio e non si fida. A 37 anni (li compie il 10 febbraio) può succedere, e dire che l'Inter gli ha rinnovato il contratto anche per la prossima stagione. È fuori dal 23 novembre, la squadra ormai ci ha fatto l'abitudine. Soprattutto ha dovuto farla De Vrij, che stasera giocherà per la 12esima volta nelle ultime 13 partite (ha saltato solo la Coppa Italia contro l'Udinese). Il problema di Inzaghi è che Pavard è appena rientrato (il primo dubbio: per non rischiare potrebbe fare spazio a Darmian) e che Bisseck continua a non esserci. Eppure all'Inter di acquisti non si parla, se non per il futuro.

Il dubbio principale riguarda il pilota cui affidare la squadra in un'altra partita da provare a vincere. Aspettando Calhanoglu, che spera di esserci la prossima settimana contro il Monaco, logica vorrebbe che toccasse di nuovo ad Asllani, reduce dalla buona prova contro l'Empoli, ma la maggiore esperienza di Zielinski (71 partite nelle coppe europee, di cui 47 in Champions) apre il ballottaggio. Per il polacco, il posto da play o un posto in panchina, visto che Inzaghi recupera Mkhitaryan e non esita a riproporlo titolare. In attacco, finalmente la ThuLa, che quest'anno in Champions non ha ancora cominciato una partita. Lautaro è in grande forma e reduce da 4 gol in 6 partite (10 in stagione), Thuram contro l'Empoli ha ripreso a segnare dopo un mese.

Insieme sono già a 24 gol in stagione e almeno in parte le tristi statistiche di Taremi (2 gol), Arnautovic (2 gol) e Correa (1). L'argentino è fuori dalla lista Champions, ma per la seconda fase potrebbe sorprendentemente rientrare. Del resto, improbabile che faccia peggio dei due compagni.

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