Dopo la grande delusione del debutto con l’Inghilterra il compito degli uomini di Mancini non era dei più semplici: vincere e convincere contro i volonterosi carneadi di Malta. Tanto entusiasmo sugli spalti del National Stadium della Valletta ma la differenza tra le squadre è davvero notevole. Eppure l’Italia parte decisamente male, beccandosi qualche urlaccio dal Ct fino a quando un errore dei centrali concede a Mateo Retegui l’opportunità di mettere il suo secondo gol in due partite.
I maltesi si rendono pericolosi un paio di volte ma subiscono lo 0-2 pochi minuti dopo su un’azione molto confusa che offre a Matteo Pessina un facile tap-in. Non è certo l’Italia spumeggiante che molti si aspettavano ma, dopo il tonfo con i Tre Leoni, i tre punti erano troppo importanti. Secondo tempo in tono minore degli Azzurri, che rallentano il ritmo e sembrano accontentarsi del doppio vantaggio. I punti sono arrivati ma i passi avanti auspicati dopo il tonfo di Napoli non si sono visti.
La partita
Dopo il primo tempo disastroso al Maradona, Mancini si affida ad una formazione quasi completamente diversa per la trasferta a La Valletta. Dell’undici visto con l’Inghilterra si salvano solo Donnarumma, Di Lorenzo e Retegui, terminale offensivo principale del tridente con Gnonto e Politano. La coppia di centrali è del tutto inedita, una combinazione tra l’esperienza di Romagnoli e la freschezza di Scalvini, mentre la mediana vede il ritorno di Pessina, Tonali e Bryan Cristante. Un centrocampo più di sostanza che di palleggio: toccherà quindi alle ali fornire palloni al centro.
Il tecnico italiano Marcolini è costretto a cambiare tutto visto che Teddy Teuma, forse il calciatore maltese più talentuoso, si è fatto male contro la Macedonia del Nord. Il centrocampista dell’Union Saint-Gilloise viene quindi sostituito da Yannik Yankam in cabina di regia, andato a segno giovedì a Skopje. Altri tre cambi per il Ct maltese con Muscat che prende il posto di Kristensen, Corbolan di Camenzuli e Jones al posto di Paul Mbong, che finisce in panchina.
Retegui-Pessina, Italia in controllo
L’Italia di Mancini ci mette qualche minuto per trovare il ritmo. I padroni di casa non soffrono timori reverenziali e si rendono pericolosi per primi. Al 4° minuto, ripartenza interessante con un bel passaggio di Mbong sulla corsa di Satariano: la coppia di centrali azzurri è un attimo in ritardo e concede il pallonetto all’attaccante maltese. Interessante il suo colpo in acrobazia ma per fortuna dell’Italia Donnarumma riesce ad alzare il pallone sopra la traversa. Sul calcio d’angolo successivo, nuovo pericolo per la porta degli Azzurri ma il colpo di testa è troppo centrale per impensierire il guardameta del PSG. Malta, comunque, è messa bene in campo e difende con ordine sulle folate dell’Italia, specialmente dalla fascia destra.
Gli Azzurri aumentano progressivamente la pressione ma la retroguardia maltese si conferma molto ordinata, lasciando davvero pochi spazi agli uomini di Mancini. Al 14’, però, i padroni di casa sono costretti ad alzare bandiera bianca. Calcio d’angolo precisissimo di Tonali che trova lo stacco imperioso di Mateo Retegui: Bonello non può far altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco. Due partite due reti per il centravanti del Tigre, che si conferma letale in area di rigore.
Al 20’ incidente di percorso per Mancini: Gnonto si fa male alla caviglia. Lo staff medico dell’Italia non se la sente di rischiarlo e toglie dal campo il laterale del Leeds; al suo posto entra Vincenzo Grifo, ansioso di ripetere con l’Italia le ottime cose fatte con la maglia del Friburgo. Malta è costretta ad arretrare il raggio e subisce l’iniziativa degli Azzurri, che trovano il raddoppio. Azione insistita sulla destra con cross che viene lisciato da Grifo per poi arrivare sui piedi di Emerson, che la ributta in mezzo. Tonali la spizza proprio sui piedi di Matteo Pessina, che da quella posizione non può proprio sbagliare. L’azzurro torna al gol con la maglia della Nazionale per un doppio vantaggio tutto sommato meritato.
A questo punto l’Italia va in scioltezza, approfittando dello stato confusionale dei padroni di casa. Nuova cavalcata sulla destra di Di Lorenzo che mette un pallone proprio sui piedi di Vincenzo Grifo. Dal dischetto mette una girata stilisticamente pregevole ma proprio sui guantoni di Bonello. L’avanti italo-tedesco prova ad avventarsi sulla respinta ma viene steso senza troppi complimenti da Mbong. Sembrerebbe rigore ma l’arbitro bulgaro non la vede così. Qualche dubbio da parte degli Azzurri, specialmente per il mancato intervento del VAR.
Al 35’ intervento scomposto di Di Lorenzo, che si becca un giallo evitabilissimo e la diffida per la trasferta del 9 settembre contro la Macedonia. L’Italia sembra accontentarsi del doppio vantaggio e si rende poco pericolosa nel finale di tempo. Malta chiude con un accenno di forcing ma la retroguardia azzurra controlla senza troppi problemi.
Malta rinunciataria, Italia spenta
Non tutto è andato liscio in questo primo tempo e Mancini decide di cambiare l’ammonito Di Lorenzo per dare spazio a Darmian, che rientra in Nazionale dopo le buone prestazioni con l’Inter. L’Italia ha sbagliato troppo e prova a mettere più pressione sui padroni di casa, che hanno comunque fatto bene. L’undici di Marcolini prende campo, senza però riuscire a rendersi molto pericoloso. Quando gli Azzurri si portano in avanti lo fanno in maniera velleitaria, causando più di una smorfia da parte di un Mancini decisamente insoddisfatto. A parte un colpo di testa impreciso del solito Retegui, gli Azzurri non impensieriscono mai la retroguardia maltese. Su una ripartenza, Scalvini interviene in ritardo e stende Jones beccandosi un cartellino giallo. Al 56’, da un corner dei padroni di casa si innesca un flipper nell’area piccola dell’Italia che concede un paio di occasioni agli avanti maltesi. Succede un po’ di tutto ma alla fine Donnarumma riesce a sventare il pericolo.
Malta sembra prendere coraggio e l’Italia prova a rallentare il ritmo delle operazioni, gestendo per lunghi tratti il pallone. Marcolini prova a rimescolare le carte, preparando un paio di cambi per provare a riaprire la partita ed approfittare del momento di stanca degli Azzurri. Fuori Satariano per Nwoko ed Attard per Zack Muscat, cui risponde Mancini poco dopo con l’ingresso in campo di Scamacca e Verratti per Retegui e Tonali. L’attaccante del West Ham non ci mette molto per rendersi pericoloso: bella la sua rovesciata in area sul corner di Politano che però non riesce a superare l’attento portiere maltese.
Ritmi ancora più blandi, con pochissima intensità da entrambe le parti, in un finale di partita decisamente brutto. Una respinta sbagliata della difesa azzurra mette un buon pallone sui piedi di Mbong ma Emerson ci mette una pezza. Cambio tra i compagni di squadra all’Atalanta Toloi e Scalvini, lasciando quindi la difesa a quattro. Con i padroni di casa decisamente rinunciatari e l’Italia incapace di creare alcunché, il finale di partita è del tutto dimenticabile. Azzurri non belli, ma tre punti servivano e tre punti sono arrivati. Per ora il convento Mancini non passa molto altro: toccherà accontentarsi.
Il tabellino
MALTA (3-5-2): Bonello; Apap (83’ Brown), Borg, Attard (63’ Z. Muscat); Mbong, Yankam, Guillaumier, Muscat (75’ Dimech), Corbalan; Jones (75’ Teuma), Satariano (63’ Nwoko) . A disposizione: Grech, Formosa, Brown, Camenzuli, Dimech, Kristensen, Micallef, Teuma, Z. Muscat, Nwoko, Paiber, Mbong P. All: Michele Marcolini
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo (46’ Darmian), Scalvini (82’ Toloi), Romagnoli, Emerson; Pessina, Cristante, Tonali (67’ Verratti); Politano, Retegui (67’ Scamacca), Gnonto (21’ Grifo). A disposizione: Meret, Carnesecchi, Darmian, Toloi, Acerbi, Spinazzola, Frattesi, Verratti, Jorginho, Berardi, Grifo, Scamacca. All: Roberto Mancini
Marcatori: 14’ Retegui (I), 27’ Pessina (I)
Ammoniti: 35’ Di Lorenzo (I), 53’ Scalvini (I)
Arbitro: Georgi Kabakov (Bulgaria)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.