I punti chiave
L’avvicinamento dell’Italia ad Euro 2024 inizia al Dall’Ara con una prova certo non scintillante dell’undici di Spalletti. Molto da rivedere per il tecnico azzurro, con la sua Italia bloccata per lunghi tratti dalla Turchia di Vincenzo Montella. Vediamo come si sono comportati i protagonisti annunciati di questa amichevole internazionale.
ITALIA (4-2-3-1)
Guglielmo Vicario 6 – Uscite ogni tanto spericolate ma coraggiose; rischia un po’ palla al piede ma è raramente chiamato in causa.
Giovanni Di Lorenzo 6 – Si incarica di annullare Yildiz e la cosa gli riesce proprio bene. Nella ripresa prende coraggio e spinge di più.
Gianluca Mancini 6 – Primo tempo tra luci e ombre, con parecchie imprecisioni. Cresce anche lui nella ripresa. Giusto spendere il giallo per evitare una ripartenza pericolosa nel recupero.
Alessandro Bastoni 6 – Primo tempo mediocre, molto meglio l’inizio di ripresa. Non sbaglia molto ma non è una gara memorabile quella del nerazzurro.
Federico Dimarco 6 – Quando si tratta di chiudere è preciso ma ha meno spazi del solito per le sue galoppate sulla fascia. Prova a farsi vedere nel secondo tempo ma non è servito dai compagni.
Dall’84’ Riccardo Calafiori 6 – Debuttare con la Nazionale proprio nello stadio di casa non è cosa da tutti. Non tutto funziona al meglio ma se non altro riesce a dare un po’ di vivacità alla manovra.
Jorginho 6 – Nonostante la fascia da capitano, si vede abbastanza poco. Molto più attento in fase di copertura ma certo non una prova maiuscola quella dell’italo-brasiliano.
Dal 62’ Nicolò Fagioli 6 – Importante il suo rientro dopo la squalifica e lo juventino non si fa dispiacere. Ordinato quanto basta, non molto di più.
Bryan Cristante 6,5 – Bene in copertura, molto meno in impostazione ma quando si accende sa fare la differenza. Bello il suo colpo di testa che prende in pieno il palo.
Riccardo Orsolini 5,5 – Grossa occasione per il fantasista rossoblu proprio nello stadio di casa non colta a pieno. Potrebbe fare molto più e molto meglio.
Dal 45’ Andrea Cambiaso 6 – Spalletti gli chiede di puntare l’avversario ma non è semplice. Se non altro si muove di più, anche se è poco preciso in certe puntate offensive.
Lorenzo Pellegrini 5,5 – Meno vivace del solito, si fa vedere poco nel primo tempo. Quando l’Italia cambia marcia fa un po’ meglio fino alla botta che lo costringe a lasciare il campo.
Dal 67’ Davide Frattesi 6 – Quando entra in campo l’Italia sta tirando il fiato ed ha poche occasioni per far valere la sua dinamicità. Partita un po’ in ombra la sua.
Federico Chiesa 5,5 – La voglia è tanta ma il raddoppio sistematico pensato da Montella lo limita parecchio. Prova a farsi vedere recuperando palloni: non molto.
Dal 45’ Mattia Zaccagni 6 – Appena entrato ha un pallone d’oro ma lo spreca malamente. Comunque riesce a dare vivacità al reparto.
Mateo Retegui 5,5 – Appena ha un pallone decente cerca di pungere, con pochissima fortuna. Primo tempo deludente, con diverse occasioni sprecate; un po’ meglio nella ripresa, anche se servirebbe più concretezza davanti alla porta.
Dal 67’ Giacomo Raspadori 6 – Non si vede molto ma riceve pochi palloni buoni dai compagni, innervosendosi pure. Nel recupero avrebbe potuto impegnare di più Bayindir.
Luciano Spalletti 5 – Primo tempo a ritmi bassi, con le gambe pesanti per il lavoro ma anche poche idee. La strigliata nello spogliatoio ha l’effetto di una scossa elettrica e l’Italia ne beneficia prima di spegnersi nel finale. Non ci siamo ancora, insomma.
TURCHIA (4-2-3-1)
Altay Bayindir 6 – Risponde presente anche se non viene chiamato in causa spesso.
Mehmet Zeki Celik 6 – Il romanista ha a che fare con un cliente poco simpatico come Chiesa ma lo controlla bene. Più ruvido nella ripresa nel derby con Zaccagni.
Cenk Ozkacar 6 – Dalla sua fascia arrivano i pericoli principali per la porta turca ma, tutto sommato, la gara del laterale è apprezzabile.
Kaan Ayhan 6 – Gara di tutto riposo fino a quando l’Italia non spinge sull’acceleratore. Montella se ne accorge e lo richiama in panchina.
Dal 63’ Berat Ozdemir 6 – Si muove bene ma non si capisce esattamente cosa gli abbia chiesto di fare Montella.
Ozan Kabak 6 – Ordinato quanto basta, molto attento nel pressing. Dopo una partita senza infamia e senza lode ecco l’infortunio che rischia di togliergli l’europeo. Sfortunato.
Dal 42’ Merih Demiral 6 – L’ex juventino alterna interventi non impeccabili in difesa a proiezioni offensive non male.
Mert Muldur 6 – Nonostante non sia esattamente la sua posizione, alterna fasi di controllo ad entrate avventate.
Abdulkerim Bardakci 6,5 – Poco impegnato, spinge poco nel primo tempo. Dopo l’intervallo è costretto a qualche chiusura precisa ma è più propositivo in avanti.
Oguz Aydin 6 – Montella gli dà fiducia e non si lascia sfuggire l’occasione. Ripartenze ottime le sue ma sporadiche.
Dal 46’ Abdulkadir Omur 6 – Ordinato nel fraseggio, non molto propositivo, ma quando trova il varco giusto si rende pericoloso con la sua velocità.
Kenan Yildiz 5,5 – Primo tempo anonimo, con diversi palloni sprecati; quando ha più spazio, può far valere la sua velocità.
Hakan Calhanoglu 6,5 – La mediana dell’Inter è tutt’altra cosa ma è abbastanza esperto nel conquistarsi punizioni interessanti. Posizione strana quella in cui lo fa giocare Montella ma sbaglia davvero poco. Non brilla ma nemmeno sbaglia molto.
Yusuf Yazici 6 – Non si vede molto nel primo tempo, più vivace nella ripresa ma non abbastanza da impressionare i tifosi rossoneri. Rimandato.
Dal 54’ Orkun Kokçu 6 – Il talento non gli manca ma è marcato in maniera precisa. Quando l’Italia tira i remi in barca ha più spazio per esprimersi al meglio.
Baren Alper Yilmaz 5,5 – Sfortunato sul colpo di testa che sorvola la traversa di poco ma comunque una discreta prova. Se non altro ci mette l’impegno.
Dall’81’ 24 Semih Kiliksoy 6 – Il giovane centravanti turco fatica a trovare spazi nell’attenta difesa azzurra ma si muove tanto e causa qualche grattacapo. Il talento non gli manca.
Vincenzo Montella 6 – La
sua Turchia è organizzata, pressa bene e sa approfittare delle imprecisioni degli Azzurri. Nel primo tempo gestisce la partita con facilità, ma quanto l’Italia spinge soffre di più. Non male la fase centrale della ripresa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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